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Dieci luoghi sul lago dove si potrà tornare dopo la riapertura delle regioni

Da Arona a Cannobio passando per Stresa e Verbania: i luoghi più affascinanti della sponda piemontese del Lago Maggiore presto di nuovo aperti anche ai visitatori del Varesotto

Isola Bella

Dal 3 giugno i confini tra regioni riapriranno, e molti non vedono l’ora di raggiungere le proprie mete italiane preferite. I varesotti hanno però la fortuna di non dover necessariamente percorrere centinaia di chilometri per raggiungere alcune delle mete più interessanti, e tra queste c’è sicuramente la sponda piemontese del Lago Maggiore con le sue città, i suoi monumenti e i suoi parchi. Tante realtà tra arte, natura e storia da scoprire o riscoprire da soli, in compagnia degli amici o insieme a tutta la famiglia. Ecco quindi dieci località che presto saranno di nuovo aperte anche ai visitatori dalla Lombardia.

  • Isola Bella

Ci sono voluti quasi 400 anni e il lavoro di centinaia di architetti, ingegneri, stuccatori, pittori ed ebanisti per trasformare uno scoglio abitato in origine da alcuni pescatori in quella che oggi è l’Isola Bella. Giulio Cesare III e Carlo III Borromeo avevano avviato il progetto già nei primi decenni del ‘600, ma è stato Vitaliano VI (considerato il vero fondatore dell’isola) portarlo avanti e a definirne i particolari. I lavori sono proseguiti senza interruzioni per due secoli, per poi riprendere intorno alla metà del ‘900 con la realizzazione del salone nuovo, della facciata settentrionale e del grande molo.

A quattrocento anni dalla sua nascita, l’Isola Bella ricorda il suo fondatore con una mostra dedicata a Vitaliano VI a cura di  Alessandro Morandotti e Mauro Natale. L’esposizione resterà aperta fino al primo novembre 2020.

  • Isola Madre

Non si può parlare delle Isole Borromee senza ricordare il palazzo e i giardini dell’Isola Madre, la più grande dell’arcipelago. Nato per essere un luogo di ritiro e di pace, il palazzo borromeo è costruito secondo uno stile sobrio ed elegante, e le sue sale ospitano ancora quadri, mobili e arazzi provenienti dalle varie dimore che la famiglia possedeva in Lombardia. Realizzati nell’800, i giardini botanici dell’isola Madre sono invece un’oasi naturale ricca di piante originarie da ogni parte del mondo.

Il palazzo e i giardini dell’Isola Madre sono aperti tutti i giorni dalle 10:00 alle 16:00 tutti i giorni fino al primo novembre 2020.

  • Villa Taranto

Dalle rive di Verbania i giardini di villa Taranto si affacciano sul Lago Maggiore e dal 3 giugno torneranno ad accogliere anche i visitatori provenienti da oltre i confini della regione. La collezione naturale di villa Taranto è immensa, con circa 1.000 piante non autoctone e altre 20.000 specie e varietà capaci con le loro fioriture di regalare spettacoli sempre diversi nel corso dell’anno. L’estate è solitamente il regno delle ninfee, e dal 20 giugno si attende la fioritura della “Victoria cruziana”, che con le sue foglie capaci di raggiungere i due metri di diametro è la vera regina delle piante acquatiche.

  • Funivia di Stresa e Mottarone

Dopo tre anni di lavori, nel 1970 la funivia di Stresa era diventata il modo più comodo e veloce per raggiungere il Mottarone. Dalla stazione di partenza al “Lido” di Stresa la funivia inizia a risalire, sorvola un breve tratto di lago, proprio di fronte alle Isole Borromee, attraversa la collina che sovrasta Stresa e, in dieci minuti, raggiunge la stazione intermedia dell’alpino, a quota 805 metri. Da qui parte il secondo tratto, che con una campata lunga due chilometri, si afferma tra le più lunghe funivie d’Europa.

Al termine del percorso, la funivia di Stresa raggiunge la vetta del Mottarone. Qui ha da poco riaperto anche il parco avventura, con i suoi percorsi sospesi tra gli alberi, ma anche tanti sentieri per passeggiate e giri in mountain bike.

  • Centro di Stresa

Dopo un’escursione sul Mottarone perché non cogliere l’occasione per visitare Stresa? Perdersi tra le vie della città può essere un modo per concludere al meglio una giornata di svago, ma anche un’alternativa per trascorrere un pomeriggio di sole all’aria aperta.

  • Parco di villa Pallavicino

Sempre a Stresa si trova il parco di villa Pallavicino. La struttura ospita 50 specie animali tra mammiferi e volatili, oltre ad alcuni esemplari selvatici che la guardia forestale ha salvato nel corso degli anni. Nel 1855 la villa fu acquistata dallo statista e letterato Ruggero Bonghi, che la utilizzò come sua dimora privata. Oggi villa Pallavicino è un museo faunistico aperto al pubblico e il luogo perfetto per trascorrere una giornata in famiglia in mezzo alla natura.

  • Cannobio

Vicino al confine della Svizzera si trova il comune di Cannobio, piuttosto piccolo, ma con radici che affondano forse al periodo pre-romano. Testimoni del passato commerciale di Cannobio sono gli edifici realizzati tra il XVII e il XIX secolo che ancora oggi compongono il centro del paese. Sul lungolago animato da ristoranti e negozietti si snodano invece le facciate variopinte dei palazzi realizzati tra il ‘700 e l’800.

  • Lungolaghi dei comuni rivieraschi

L’intera sponda del Lago Maggiore è costeggiata da molte cittadine, ognuna con il proprio lungolago, sempre diverso e sempre con alcuni particolari che lo rendono unico. Si parte dal lungolago di Arona, con la sua schiera di negozi, baretti e ristoranti da una parte e dall’altra la Rocca d’Angera. Se si sale un po’ verso nord, vale la pena fermarsi per una tappa sul lungolago di Stresa, dove si affacciano gli hotel storici più famosi del Lago Maggiore, da sempre in prima fila ad assistere allo spettacolo delle Isole Borromee.

  • Isola dei pescatori

Nota anche come Isola Superiore, si trova a pochi metri dall’Isola Bella ed è la più piccola dell’arcipelago Borromeo. Unica tra le isole Borromee ad essere abitata durante tutti i mesi dell’anno, l’Isola dei pescatori ospita un piccolo villaggio di cinquanta abitanti con una piazzetta racchiusa da vicoli stretti e sinuosi che conducono alla passeggiata sulla punta settentrionale dell’isola. Caratteristiche sono le case a più piani sorte per sfruttare al meglio il poco spazio a disposizione e quasi tutte dotate di lunghi balconi, indispensabili per essiccare il pesce.

  • San Carlone

Per concludere la lista non si può dimenticare la seconda statua (di un essere umano) più alta del mondo. Alto oltre 35 metri (11,70 il basamento e 23,40 la statua vera e propria), il colosso raffigura il cardinale san Carlo Borromeo e torreggia sopra Arona dalla collina vicina. Una scala permette ai visitatori di salire sopra il basamento, ma i più coraggiosi possono arrampicarsi su un’altra scala all’interno della statua fino a raggiungerne la sommità.

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Pubblicato il 01 Giugno 2020
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