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I bambini “abbracciano” il Pedibus

Per il quarto anno consecutivo le scuole dell’infanzia e primaria di Angera abbracciano il territorio in nome della mobilità sostenibile

Angera

Vi ricordate l’”Abbraccio alla piazza”? Era un evento ormai consueto che ogni anno vedeva i 350 bambini di materna e primaria di Angera protagonisti di un grande girotondo intorno alla piazza Parrocchiale, con canti, lanci di palloncini e lettura di pensieri sulla mobilità sostenibile.

Quest’anno una ventata di novità è arrivata, portando con sé l’”Abbraccio al Pedibus”.
Al momento circa 30 bambini percorrono ogni giorno i 3 itinerari Pedibus per raggiungere la loro scuola, ancora pochi se si pensa quante sono invece le auto che arrivano ogni mattina portando con sé il loro carico di inquinamento.
Ecco allora l’idea di far sperimentare questi percorsi a tutti i bambini della scuola primaria (ed anche ai maggiori della materna), accompagnati, oltre che da insegnanti, genitori e volontari del Pedibus, anche dagli assessori Baietti, Cauteruccio e Marzetta e da alcuni esponenti della Polizia Locale.
«Il Pedibus fa bene perché permette di iniziare la giornata con una salutare passeggiata all’aria aperta in compagnia. Ma fa bene anche perché l’aria è meno inquinata e tutti respiriamo meglio» hanno detto gli accompagnatori volontari del Pedibus… e tutti i bambini hanno dimostrato la loro felicità di camminare insieme (complice una bella giornata di sole) con un grande applauso ed un canto a tema, abbracciando questa volta, nel grande girotondo, il cortile della loro scuola.
L’occasione, coordinata dalle insegnanti in collaborazione con la LibEreria nella Bottega del Romeo di Ispra e con Legambiente – circolo di Angera – ha avuto un contributo fondamentale dal Comitato Genitori, presente con alcuni genitori volontari che hanno offerto una merenda a tutti i bambini. Il desiderio di un mondo più pulito ed una migliore qualità della vita è riassunto nelle impronte di piedi che i bambini hanno attaccato alle loro schiene e nello striscione che ora campeggia sul cancello scolastico, con la scritta: “Accendiamo i nostri sensi …camminando”.

Roberto Morandi
roberto.morandi@varesenews.it
Fare giornalismo vuol dire raccontare i fatti, avere il coraggio di interpretarli, a volte anche cercare nel passato le radici di ciò che viviamo. È quello che provo a fare.
Pubblicato il 22 Aprile 2015
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