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La Bottega del Gidin si veste di arcobaleni

Il titolare: "Ho voluto dare ai bambini uno spazio in negozio dove mostrare i loro disegni"

la bottega taino disegni

La scorsa settimana una moltitudine di arcobaleni ha portato colore e messaggi di speranza nel Basso Verbano e nel Varesotto grazie alla fantasia dei bambini. Da Luino a Sesto Calende, passando per Taino dove il giovane antennista Emanuele Radice ha addobbato con i disegni dei giovani alunni della scuola elementare G. Pascoli e di altri bambini tainesi la vetrina del proprio negozio, conosciuto come la storica “Bottega del Gidin” nel centro del paese. “Il Coronavirus non può fermare la fantasia dei bambini” si legge davanti alla porta di ingresso del negozio, chiuso al momento per l’emergenza sanitaria che ha colpito la Lombardia e l’Italia intera.

«L’idea mi è venuta in mente quando a essere chiuse per il coronavirus erano solo le scuole – spiega Emanuele, detto Pino per molti tainesi, -, purtroppo la situazione è poi progressivamente peggiorata e ha bloccato tutto. Alla chiusura delle scuole ho pensato che fosse un peccato per i bambini non potersi più vedersi e disegnare insieme; così ho voluto dare loro uno spazio qui in negozio per i loro disegni».

Alla “Bottega” Emanuele è da sempre molto legato, trattandosi di un’attività di famiglia il cui proprietario era appunto lo storico Gidin che per tanti anni da ciclistica tuttofare ha riparato biciclette e motori sulle colline del Lago Maggiore -. L’amore per il negozio ha portato così il giovane nipote, classe 1990, ad addobbare la vetrina del negozio con cura e fantasia trasformandola in più occasioni a seconda di temi e festività ricorrenti: dall’inizio del campionato di calcio al carnevale, fino a quest’iniziativa che vede protagonisti i bambini. Un impegno che tra l’altro ha premiato Emanuele già diverse occasioni, classificatosi più volte in cima al podio per il concorso “Natale in vetrina”, sezione “comune di Taino”.

«Mi impegno per vivacizzare il centro storico del paese – conclude -. Anche se le decorazioni non sono sempre strettamente collegate alla mia attività, è bello poter portare allegria tra i cittadini e chi passa davanti al negozio».

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Pubblicato il 18 Marzo 2020
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