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Ciclismo paralimpico, arriva il Giro della Provincia

La manifestazione si tiene in quattro tappe dal 24 al 27 aprile. Gare ad Angera, Porto Ceresio, Cocquio e Brebbia

ciclismo disabili

È stato presentato a Villa Recalcati il primo Giro della Provincia di Varese di ciclismo, gara internazionale dedicata a tutte le categorie paralimpiche. Un appuntamento ormai imminente: si comincia infatti il prossimo lunedì 24 aprile e si prosegue per quattro giorni consecutivi in diverse località del territorio.

Si comincia da Angera per poi passare alle tappe di Porto Ceresio, Cocquio Trevisago e per concludersi a Brebbia, giovedì 27. Una trentina i partecipanti alla kermesse suddivisa nelle diverse categorie, organizzata dall’Ads Ciechi Sportivi Varesini coadiuvati dalla “Binda”, dalla Sestero Onlus e patrocinata dalla Provincia di Varese.

A raccontare la genesi di questa gara è Alberto Zin, presidente dei Ciechi Sportivi varesini, affiancato da una figura storica come quella di Gaetano Marchetto: «Lo spunto arriva da una gara che si correva in Belgio e che ho voluto portare anche nella nostra provincia, terra che vanta grandi tradizioni nel ciclismo. Abbiamo disegnato quattro tappe, tre su circuiti spettacolari e uno con la formula della cronoscalata. Il livello degli atleti è ottimo, siamo pronti per il via».

«Un’unica gara su quattro tappe è una novità per le categorie paralimpiche» ricorda Roberto Rancilio, presidente della Commissione Nazionale Ciclismo Paralimpico della FCI e componente di quella dell’UCI. «Quello del ciclismo paralimpico è un movimento che a livello nazionale sta diventando importante anche a livello di numeri poiché, all’interno della federazione, questo settore conta più di 500 tesserati con oltre 40 gli appuntamenti agonistici».

A completare gli interventi in sede di presentazione, quelli del consigliere provinciale Giuseppe Licata nel ruolo di padrone di casa e del vicesindaco di Angera, Marco Brovelli. «Voglio sottolineare il grande impegno di chi ha voluto portare questa gara sul nostro territorio – ha detto Licata – e ricordare l’importanza del messaggio sportivo e sociale che arriva da questi atleti».

Pubblicato il 18 Aprile 2017
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