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Insieme per Sesto: “Il sindaco impari da Napolitano”

Un manifesto appeso nella vetrina della sede del Pd critica il comportamento del sindaco Marco Colombo durante le celebrazioni del 25 aprile

 

Non è piaciuto a Insieme per Sesto il discorso del sindaco Marco Colombo in occasione delle celebrazioni sul 25 aprile. E qualche giorno dopo la manifestazione, sulla vetrina della sede che il Pd divide con il gruppo di minoranza, spunta un manifesto: "Nella sua rievocazione – queste le parole riferite al primo cittadino – ha mostrato conoscenza e rispetto dei fatti storici davvero molto singolari (molto!), un racconto inaudito "sul 25 aprile qui in Lombardia", descritto come "una vera e propria caccia all’ uomo proseguita per anni”. (testuale) Preso dal difficile compito il Sindaco si è semplicemente dimenticato il significato della festa: l’omaggio alla lotta e al sacrificio di chi ha riconquistato ciò che il fascismo aveva negato per 20 anni: la democrazia e la libertà. Quella libertà di cui anch’egli beneficia, come tutti noi. Non ci sono parole per commentare l’accaduto: bene han fatto i presenti a rimediare all’oltraggio cantando in coro Bella Ciao". E ancora: "Nelle stesse ora a Roma Giorgio Napolitano pronunciava queste parole: «Il 25 aprile festa della Liberazione si colloca quest’anno nella scia delle celebrazioni del 150° dell’Unità d’Italia… I valori di libertà sanciti dalla nascita dello Stato nazionale italiano, dovettero essere a caro prezzo recuperati fra l’8 settembre 1943 e il 25 aprile 1945». Dalla memoria di prove come quella possiamo trarre la fiducia per affrontare le sfide di oggi e del futuro. È nell’interesse comune sconfiggere la logica di cieco scontro tra le forze politiche; è nell’interesse comune che dal richiamo di oggi, 25 aprile, agli anni della Resistenza, venga lo stimolo a tener fermo quel che ci unisce e deve unirci come italiani".

Pubblicato il 02 Maggio 2011
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