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La “Torre Colombo” in centro a Sesto Calende si abbassa: sarà un edificio unico di sette piani

Dopo il parere negativo della Soprintendenza a causa dell'altezza dell'edificio, l'impresa ha presentato un nuovo progetto per riqualificare l'area degradata in via Matteotti. Il 2 aprile la discussione in consiglio comunale per dare inizio a un nuovo iter

Torre Colombo - progetto 2024

Dopo la bocciatura da parte della Soprintendenza lo scorso settembre, il Boutique Residence della Enrico Colombo in centro Sesto Calende ritorna a essere un punto di discussione all’ordine del giorno in consiglio comunale.

Nella penultima assemblea prima delle elezioni di giugno, prevista per il 2 aprile, sarà infatti presentato il nuovo progetto per Ec-ho e M25, per molti sestesi la “Torre Colombo”, edificio che non sarà più doppio e di dieci piani, bensì unico e di sette.

Nel corso degli ultimi tre anni la vicenda è stata una delle più seguite nella città che si affaccia sul Ticino: l’impresa, il cui amministratore delegato è il capogruppo di maggioranza Marco Colombo (mai partecipe in consiglio quando si votava sulla questione), aveva proposto un palazzo alto 33 metri per riqualificare l’ecomostro nell’area dell’ex distributore Q8 a poche centinaia di metri dal centro storico, in via Matteotti.

LA TORRE COLOMBO: LA STORIA IN BREVE

Data l’altezza e la posizione, l’intervento di rigenerazione urbana richiedeva una variante di pgt. Ma se il consiglio comunale approvò la delibera, il parere vincolante dei beni culturali fermò tutto pochi giorni dopo: l’altezza della “torre” contrastava infatti con quella del campanile della Chiesa di San Bernardino. Il progetto per essere approvato andava dunque rivisto.

La Enrico Colombo reagì con delusione allo “stop”: in un primo momento fu annunciata la volontà di rinunciare alla riqualifica dell’area (dal “cantiere” venne tolta la famosa scritta Make Sesto Calende Better), per poi cambiare atteggiamento dopo una lettera aperta scritta dal sindaco Giovanni Buzzi, con la promessa a dicembre di adeguare il progetto alle richieste della Soprintendenza e «renderlo ancora più bello».

Area ex Q8 - Sesto Calende - ph. Marco Colombo

IL BOUTIQUE RESIDENCE: PRIMA E DOPO

Nella foto in copertina il nuovo look previsto per il residence, che oggi si avvicina maggiormente a un edificio unico a gradoni anche se, nonostante l’abbassamento, l’architettura rimane molto simile al progetto votato in consiglio comunale ma senza più alterare le caratteristiche del profilo paesaggistico e delle vedute della città.

Come spiegato dal sindaco Giovanni Buzzi, il prossimo step amministrativo sarà appunto il passaggio nel consiglio comunale di aprile, quando sarà annullata la precedente delibera votata a settembre per dare via un nuovo iter, che si concluderà con l’approvazione definitiva nella prossima “consigliatura”, ovvero dopo le elezioni di giugno e il nuovo insediamento di maggioranza e opposizione.

Intanto le opposizioni mostrano apprezzamento per quella che sembra, almeno dal punto di vista del dibattito politico, la svolta della questione: «Come raccomandato, – commentano Insieme per Sesto e Sesto2030 – l’impresa e il Comune si sono preoccupati di ottenere il parere favorevole della Soprintendenza prima iniziare il nuovo iter. Se si fosse seguito subito questo consiglio non si sarebbe perso inutilmente tanto tempo per un progetto sul quale, già nel 2021, vi erano stati i rilievi critici della Provincia e del Parco del Ticino, che ricordavano le leggi a tutela dell’ambito paesaggistico di Sesto Calende e del fiume. Si sono persi due anni nei quali si sarebbe già potuto dare inizio ai lavori tanto attesi dai sestesi». 

Marco Tresca
marco.cippio.tresca@gmail.com
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Pubblicato il 28 Marzo 2024
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