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Il sindaco di Sesto Calende alla Enrico Colombo: “Rivedere il progetto della Torre per rendere più bella la città”

Dal primo cittadino l'invito all'impresa di adeguare il progetto al parere della Soprintendenza - che aveva bocciato il "boutique residence" - in modo tale da sanare la ferita dell'ecomostro in centro città. "Gli ostacoli al progetto sono esterni alla volontà dell'amministrazione"

Torre Colombo - Green Tower - Enrico Colombo Sesto Calende

«Vi chiediamo di superare il giustificato disappunto per una soluzione che possa soddisfare sia voi che la pubblica amministrazione». Il sindaco di Sesto Calende Giovanni Buzzi scrive alla Enrico Colombo per chiedere di rivedere il progetto del boutique residence in centro città, disegno approvato in consiglio comunale con la variazione del pgt ma bocciato a settembre dalla Soprintendenza a causa dell’eccessiva altezza, 33 metri, in contrasto con il paesaggio urbano e il campanile della chiesa di San Bernardino.

Il boutique residence M25&Echo, chiamato impropriamente da molti in città come “Torre Colombo” per via dell’impresa proprietaria del terreno, sembrava infatti essersi arenato, per lo meno dopo le dichiarazioni da parte dell’amministratore delegato (e attuale capogruppo di maggioranza, ndr.) Marco Colombo, che con rammarico aveva annunciato che la sua azienda ci “aveva messo una pietra sopra“, facendo dunque intendere che il progetto di riqualifica dell’eco-mostro nell’area ex Q8 non si più sarebbe realizzato, anzi che sarebbe stato spostato altrove. Intenti manifestati anche dalla cancellazione della scritta “Make Sesto Calende better“, fatta eliminare dal cantiere dopo lo stop imposto dai beni culturali.

Queste le parole da parte del primo cittadino all’impresa:

«Mi sento in dovere, come sindaco di Sesto Calende e in rappresentanza della maggioranza consiliare della Lega della Libertà, di rivolgere a voi un invito alla prosecuzione della bellissima iniziativa di recupero dell’area di vostra proprietà, situata fra Via Manzoni e Via XX Settembre, nel cuore della nostra città».

“OSTACOLI ESTERNI ALLA VOLONTÀ DELL’AMMINISTRAZIONE”

«Tutti sanno che quell’area è stata, per lungo tempo, una ferita nell’immagine urbana e un’occasione persa per tutta la comunità: le responsabilità sono tutte da cercare nella cattiva gestione dei primi anni del duemila ed ora, quando la speranza che un processo di rigenerazione è reso possibile grazie al vostro intervento privato, alcuni ostacoli esterni alla volontà della nostra amministrazione stanno impedendo la realizzazione di un desiderio che immagino di tutta la città, o quasi».

“SUPERARE IL GIUSTIFICATO DISAPPUNTO”

«Dalla minoranza stanno arrivando interpellanze al Sindaco circa la situazione della procedura di ristrutturazione, quando è noto a tutti il pervicace lavoro di ostruzione alla realizzazione del vostro bel progetto da parte di chi ora chiede conto con grande impudenza. Senza interesse per queste piccole tattiche propagandistiche ed invece con grande senso di responsabilità, che è dovere di chi ha il mandato di amministrare, vi chiediamo ora di superare il giustificato disappunto che immaginiamo e sappiamo cogliere ogni imprenditore che vede negli ostacoli che il sistema pubblico spesso propina a chi vuole intraprendere un’iniziativa, al fine di
continuare e attuare il costruttivo spirito di collaborazione fra pubblico e privato finora avviato, per il bene della città».

“RIVEDERE IL PROGETTO SECONDO QUANTO INDICATO DALLA SOPRINTENDENZA”

«L’invito formale è quindi a rivedere la vostra proposta progettuale, secondo quanto indicato dalla Soprintendenza, al fine di arrivare ad una soluzione che possa soddisfare sia voi che la pubblica amministrazione e procedere quindi rapidamente con la riqualificazione di questi luoghi, per una Sesto sempre più attrattiva e vitale».

LE OPPOSIZIONI: “NESSUN OSTRUZIONISMO, LA REALTÀ HA L’ULTIMA PAROLA”

Alle parole del primo cittadino immediata la riposta da parte delle due liste all’opposizione, Insieme per Sesto e Sesto2030.

«Il sindaco Buzzi finalmente ascolta la voce delle minoranze – commentano i consiglieri di minoranza dopo aver letto la “lettera aperta” -.  Nonostante tenti di far passare la nostra posizione come ostruzionista, la realtà ha già parlato più forte di lui. Ciò che conta davvero è che alla fine, persino lui ha dovuto ammettere che avevamo ragione: l’impresa deve fare un progetto approvabile. Niente ostruzionismo, solo una visione lungimirante fin dall’inizio».

Caielli sulla Torre Colombo: “Progetto bocciato non certo per colpa delle opposizioni: serve adeguarsi alla Soprintendenza”

Articolo aggiornato alle 16.30, dopo la riposta congiunta da parte di Insieme per Sesto e Sesto2030.

Pubblicato il 24 Novembre 2023
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