Guida ubriaco ma i carabinieri non lo avvisano dei suoi diritti: assolto a Varese
La sentenza del tribunale monocratico. L’uomo, un quarantenne del Lavenese difeso dall’avvocato Andrea Pellicini
Era arrivato in ospedale più che alticcio con effettivamente parecchio alcool nel corpo, ben in troppo del consentito, ma è stato oggi assolto in tribunale per via di un vizio formale, che per questo caso specifico diventa però sostanziale.
Martedì mattina infatti il tribunale di Varese, col giudice monocratico dottor Andrea Crema, ha assolto un imputato di guida in stato di ebbrezza (un quarantenne al momento dei fatti residente nel Lavenese), accogliendo le conclusioni del difensore avvocato Andrea Pellicini che aveva eccepito «l’inutilizzabilità dell’accertamento dell’alcolemia tramite esame ematico in ospedale su richiesta della polizia giudiziaria, per mancato avviso all’indagato della facoltà di avvisare il proprio difensore invitandolo ad intervenire al prefetto accertamento».
L’imputato, nonostante l’esame ematico positivo, è stato quindi assolto con la formula “perché il fatto non sussiste”. I risultati dell’esame sono stato infatti ritenuti inutilizzabili.








