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Mascherine e materiale per l’Ospedale, la solidarietà è un “lavoro di squadra”

In meno di una settimana Amor ha portato a termine due consegne di dispositivi di protezione per il personale sanitario. Franzetti: "Una donazione anche da Orvieto"

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Sono 15.000 le mascherine protettive che medici e infermieri di Asst Sette laghi utilizzano in un solo giorno. Un numero impressionante che rende necessario uno sforzo economico non indifferente (il prezzo di ogni mascherina si aggira intorno agli 8.45 euro). Tutto è reso ancora più difficile dalla difficoltà nel reperire le mascherine stesse, con fornitori sommersi da richieste che a volte non riescono a sostenere.

Per questo motivo Amor (Associazione mamme per l’Ondoli in rinascita) in collaborazione con Asst ha dato il via a una raccolta fondi per finanziare l’acquisto di mascherine FFP2 e FFP3 e camici impermeabili necessari per la protezione del personale sanitario. «Come associazione – spiega Lorenzo Franzeti, membro di Amor – raccogliamo le offerte di privati e associazioni e le utilizziamo per acquistare il materiale che Asst di volta in volta ha più bisogno. Si tratta di un grande lavoro di squadra che ha coinvolto molte realtà come Idrovolo di Sesto Calende, ma anche l’associazione Il Ponte del Sorriso di Varese». Nella giornata di ieri l’associazione ha effettuato la seconda consegna di materiale all’Ospedale di Varese in meno di una settimana.

Le donazioni a favore dell’iniziativa di Amor arrivano da tutta Italia – compresa un’azienda umbra vicino a Orvieto che ha saputo dell’iniziativa attraverso Facebook -, ma per trovare le mascherine i volontari di Amor si sono spinti ancora più lontano. «Abbiamo chiesto una mano – racconta Franzetti – a una ragazza che lavora a Dubai che è in contatto con un’azienda locale che produce le mascherine di cui abbiamo bisogno a un prezzo molto inferiore rispetto a quelli che si pagano in Italia».

Nella sua ricerca delle mascherine, Amor si è affidata anche a un’azienda di Azzate, ma ogni giorno diventa sempre più difficile trovare nuovi fornitori. «Con le nuove misure adottate dal Governo – spiega Franzetti – ci sarà la possibilità che lo Stato requisisca le mascherine in arrivo da Dubai e le distribuisca in altre località. Nel caso accada questo continueremo comunque ad acquistare altri strumenti, come ad esempio i camici, che l’Asst ci comunicherà di aver bisogno».

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Pubblicato il 19 Marzo 2020
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