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Expo e la Carta di Milano, le proposte di Insieme per Sesto alla comunità

La lettera aperta della "Donne di Insieme per Sesto" all'amministrazione comunale in vista della chiusura di Expo

carta di milano

La lettera aperta della “Donne di Insieme per Sesto” all’amministrazione comunale in vista della chiusura di Expo

Siamo giunti alle ultime settimane di Milano Expo 2015, che ha portato all’attenzione di tutto il pianeta le problematiche legate al cibo e alla nutrizione.

Al di là delle architetture affascinanti, delle occasioni di incontri e scambi culturali,  il vero cuore di Expo 2015 sono i valori sociali, solidali e sostenibili legati al tema del Cibo, che durante questo periodo sono stati più volte evidenziati e portati alla ribalta.

Non è un caso che Papa Francesco abbia pubblicato la sua ultima enciclica “Laudato sii” proprio in questi mesi;  un invito accorato ad “Un’ecologia integrale (è)  fatta anche di semplici gesti quotidiani nei quali spezziamo la logica della violenza, dello sfruttamento, dell’egoismo». La partenza, indica il Papa,  è «puntare su un altro stile di vita» che apre anche la possibilità di «esercitare una sana pressione su coloro che detengono il potere politico, economico e sociale».

La “Carta di Milano”, presentata come eredità culturale di Milano Expo 2015, rimarrà un vaga dichiarazione di intenti, se non seguiranno reali cambiamenti di stile di vita da parte di tutti, singoli e comunità civili.

Le Donne di Insieme per Sesto, sensibili a queste tematiche, hanno promosso tra  gennaio a giugno  6 incontri per riflettere con la cittadinanza sestese e offrire strumenti di conoscenza e consapevolezza per affrontare la complessità degli argomenti proposti da Expo 2015. Questo al fine di non ridurre l’occasione di Expo 2015 a mera promozione turistica, ma trasformarla in momento di crescita culturale collettiva.

Sono stati affrontati temi diversi come il rapporto del cibo con l’arte, la salute, la spiritualità,  per arrivare ad indagare le implicazioni etiche, sociali e ambientali legate alla produzione e al consumo del cibo.

Un pranzo solidale è stata la tappa conclusiva di questo  percorso.   Realizzato principalmente a base di cibi  biologici e a km 0, preparato da cooperative sociali del territorio, con stoviglie e posate compostabili al 100%  aderendo agli obiettivi di “Rifiuti 0”, è stato l’esempio concreto di come sia possibile  essere protagonisti di scelte consapevoli per le nostre tavole, scelte per cibi che “fanno bene” alla nostra terra e alla nostra gente.

A conclusione di questo percorso condiviso con ampia partecipazione dei sestesi, presentiamo oggi all’Amministrazione Comunale semplici proposte per il nostro territorio, indirizzate alla realizzazione concreta dei valori di solidarietà e sostenibilità emersi in questo ciclo di incontri e richiamati qui sopra.

  • Chiediamo all’Amministrazione Comunale di promuovere,  incontri di conoscenza e confronto con la cittadinanza su temi quali il clima, la biodiversità,  l’agricoltura sostenibile, water and land grabbing (accaparramento di risorse idriche e di ampie distese di terra da parte di grandi gruppi privati e pubblici), gli accordi commerciali tra Europa e Africa (gli EPA) che distruggono l’economia africana e la sovranità alimentare. Temi grandi che condizionano il futuro del pianeta.  E’ auspicabile il coinvolgimento di associazioni presenti sul territorio come “Lega Ambiente” o “Gassesto, gruppo di acquisto solidale” .
  • Sollecitiamo la promozione di incontri e/o corsi pratici di agricoltura biologica, di agricoltura biodinamica e agricoltura sinergica al fine di sensibilizzare la cittadinanza verso la ricerca di soluzioni alternative ad un’agricoltura intensiva che utilizza prodotti chimici dannosi all’ambiente e alla salute.
  • Auspichiamo l’adesione del Comune di Sesto Calende alla strategia “Rifiuti Zero”, promossa dal Comune di Capannori , a cui ad oggi hanno già aderito 217 comuni italiani (http://www.rifiutizerocapannori.it/rifiutizero/dieci-passi-verso-rifiuti-zero/ ). Sesto Calende già da  un ventennio  ha promosso la raccolta differenziata porta a porta che ha raggiunto percentuali sopra fino al 65% .  Tuttavia da allora ben poco si è fatto per incrementare questa percentuale, anzi negli ultimi anni si sono registrate addirittura delle diminuzioni . Si chiede oggi di studiare nuove strategia per raggiungere l’obiettivo Rifiuti Zero entro il 2020, come si prefigge il programma “Rifiuti Zero.
  • In conseguenza al punto precedente e all’emergenza ecologica in cui viviamo, chiediamo di eliminare stoviglie di plastica usa e getta nelle mense di scuole e asilo nido, per sostituirle dove possibile avere una lavastoviglie con stoviglie in ceramica, dove non possibile con stoviglie e posate biodegradabili 100%.  Le stoviglie e posate biodegradabili sono più costose in termini di acquisto, nell’immediato, ma se si valuta il costo ecologico a lungo termine (inquinamento nella produzione e nello smaltimento,  danni alla salute) i costi delle stoviglie in plastica usa e getta, non biodegradabili,  diventano decisamente maggiori.
  • Per le medesime considerazioni, chiediamo all’Amministrazione Comunale di incentivare l’uso di stoviglie e posate biodegradabili al 100% in tutte le manifestazioni pubbliche e sagre sul territorio del Comune, insieme alla scelta di cibi bio e/o solidali.  Un’informazione adeguata sensibilizzerà tutta la cittadinanza al rispetto dell’ambiente e potrà orientarla verso queste scelte anche per gli usi privati.  (http://www.ecofeste.org/ )
  • Contro lo spreco alimentare di cui si legge sempre più spesso negli articoli legati ad Expo 2015, chiediamo al Comune di Sesto di attivarsi per migliorare le strategie di recupero degli avanzi alimentari, siano esse da mense come da esercizi commerciali. Iniziative private come quelle siglate da Esselunga a livello nazionale, che nel nostro comune si traduce nel conferimento di derrate alimentari ad una associazione di volontariato sestese, sarebbero  da imitare e sollecitare con tutti gli altri esercizi commerciali del territorio.

Auspichiamo quindi vengano allargate e potenziate iniziative come il Last Minute Market (LMM), progetto di zona attivo dal 2006 anche sul nostro territorio, in particolare proprio relativamente al recupero di pasti pronti dalla ristorazione collettiva, come  mense scolastiche e aziendali (LMM catering) e dal recupero di prodotti ortofrutticoli non raccolti e rimasti in campo (LMM-harvest), attività che ancora non sono stati attivate.

  • Sollecitiamo l’ampliamento della richiesta  di prodotti a km 0 o per lo meno di origine italiana e di prodotti da coltivazioni biologiche controllate nei bandi di gara per le mense scolastiche. Frutta e verdura dovrebbero essere totalmente di origine italiana e non solo  alcuni prodotti come nel recente bando.  Sostenere la nostra agricoltura, che è sicuramente maggiormente controllata e vincolata dalle leggi italiane che non in altri paesi, evitare sprechi ed inquinamento per lunghi trasporti, favorire l’arrivo sulle mense di cibi più freschi e sani devono essere una priorità per le mense dei nostri bambini.
  • Proponiamo l’inserimento di prodotti del Commercio Equo-solidale  (http://www.puntoequo.org/ ) nei distributori automatici presenti negli edifici comunali.  E’ una scelta di stile di vita, che riconosce al bene delle persone la precedenza su tutto.  Si tratta tra l’altro di prodotti di ottima qualità, oltre che provenienti da coltivazioni rispettose dell’ambiente e soprattutto dell’uomo, sia esso il coltivatore che il consumatore. Il gruppo parrocchiale “Mercato equo-solidale” potrà essere coinvolto e sostenuto per alimentare una diffusione culturale dei temi legati a questo aspetto.

Ci auguriamo questi punti possano essere solo un punto di partenza. L’Amministrazione Comunale sarà certo in grado di individuare anche altri aspetti per contribuire attivamente “alla cura del nostro pianeta, perché non può esistere un’etica della convivenza senza un’etica della terra. La terra…  – come bene comune- indica la via della condivisione e della giustizia sociale” (Don Luigi Ciotti, presidente di “Libera”)

Pubblicato il 02 Ottobre 2015
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