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Il cielo di Laveno è Mondiale: 60 campioni si sfidano in deltaplano

Dall'1 al 14 giugno si disputa il Campionato del Mondo di classe "sport" con partenze da Sasso del Ferro e Monte Nudo. La "profezia" di Renato Pozzetto

deltaplano laveno

C’è una vecchia pellicola con protagonista Renato Pozzetto – si intitola “Il volatore di aquiloni” – in cui il celebre attore vive in cima al Sasso del Ferro e, un po’ come nel cult “Il ragazzo di campagna”, decide di lasciare la famiglia per cercare fortuna a Milano. Ma per farlo si muoverà con un mezzo di trasporto particolare: il deltaplano. Scene che risalgono al 1987 e che certificano la lunga storia tra la montagna che sovrasta il Medio Verbano e lo sport del volo libero, visto che già allora centinaia di appassionati salivano con le vele per godersi da una posizione unica il panorama tra la Valcuvia e il Lago Maggiore.

Lo stesso panorama che nei primi 15 giorni di giugno vedrà protagonisti sessanta piloti provenienti da tutti i continenti: sono i partecipanti al campionato del Mondo di deltaplano di classe Sport, in scena dal 1° al 14 del mese in una competizione che rende Laveno Mombello una capitale internazionale di questa disciplina e che, tra l’altro, vede l’Italia nei panni della grande favorita.

La rassegna prevede dieci manches con i concorrenti che si lanceranno dal Sasso del Ferro e dal Monte Nudo per affrontare percorsi che coprono un’area molto ampia (il limite a Nord è circa a Bellinzona, quello Sud Besozzo con il cielo del Campo dei Fiori e della Valcuvia a fare da campo di gara), con una serie di boe virtuali da doppiare rapidamente per chiudere ogni giro nel miglior tempo possibile. Al termine di ogni manche conteranno i due migliori risultati di ogni nazionale per poi stilare la classifica finale. Una graduatoria che l’Italia di Flavio Tebaldi, selezionatore originario di Venegono, ha dominato 11 volte, le ultime sette consecutive.

Il Campionato del Mondo è stato fortemente voluto dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Luca Santagostino che, nel corso della presentazione in Camera di Commercio, ha confessato un gustoso aneddoto: «Tre anni fa promisi all’assessore Barbara Sonzogni (deltaplanista e “braccio armato” dell’organizzazione ndr) che se avesse portato il Mondiale a Laveno mi sarei lanciato con un deltaplano pilotato da un istruttore. Non so ancora quando, ma dovrò pagare pegno» conclude Santagostino nel tentativo di coinvolgere nel volo anche Giacomo Cosentino, vicepresidente del consiglio regionale e rappresentante della Lombardia nella circostanza.

Santagostino, così come Franco Vitella, Matteo Marchesi e Marco Fazio (per Camera di Commercio, Provincia e Comunità Montana) hanno ribadito l’importanza economica di un evento capace di coniugare sport e turismo. Il deltaplano è uno sport che coinvolge generalmente gruppi di appassionati con le loro famiglie, viene svolto solo in determinate località, muove praticanti considerati “alto spendenti” che spesso fanno da cassa di risonanza verso altri “colleghi” instaurando un circolo virtuoso dal punto di vista turistico.

«E Laveno ha una qualità in più rispetto ad altre zone – prosegue il c.t. Tebaldi – Di solito questo sport si pratica dove c’è una catena montuosa alle spalle, qui l’appoggio della montagna manca di continuità e quindi serve una maggiore tecnica che rende meno semplice il volo ma che consente ai piloti di fare esperienze di grande valore».

presentazione campionato del mondo di deltaplano 2025

E sempre a livello economico non si possono dimenticare altre esperienze: quella della Icaro 2000 di Sangiano (fondata dal papà del deltaplano italiano, Alfio Caronti, poi rilevata da Franco Garzia e Gianni Hotz) azienda leader nella produzione dei velivoli, o quella del Delta Club Laveno attivo dal 1988, con campioni del calibro dell’azzurro Christian Ciech e dell’austriaco Manfred Ruhmer. Club che da 39 anni organizza il trofeo Valerio Albrizio, una delle manifestazioni più longeve d’Europa, integrato quest’anno nel mondiale.

Con l’organizzazione di un Mondiale quindi, Laveno e il deltaplano si candidano a diventare un nuovo polo sportivo permanente e di alto livello in provincia di Varese. L’esempio – spiega Barbara Sonzogni – arriva dal Friuli Venezia Giulia dove in meno di dieci anni il polo di Gemona si è imposto come un punto di riferimento rilevante per tutto il movimento del deltaplano europeo. Ora la “palla” passa al Mondiale con gli occhi puntati: se l’organizzazione manterrà le premesse, vedremo presto sviluppi positivi per l’intero territorio circostante.

In vista del Campionato mondiale di deltaplano che si svolgerà a Laveno Mombello dal 1 al 14 giugno, VareseNews raccoglie e racconta le storie degli appassionati di questo sport affascinante. Hai anche tu una storia che vuoi far conoscere? Raccontacela tramite il modulo a questo link. Trovate le prime qui di seguito.

3) «Volare in deltaplano è gioco e scoperta», la storia di Gregorio
2) «Il primo volo in deltaplano? Sembrava magia», la storia di Davide
1) «Ho visto il mondo dagli occhi del deltaplano», la storia di Thaise

 

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it
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Pubblicato il 30 Maggio 2025
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