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Musei della pipa, Reguzzoni chiede il sostegno del ministero

Il capogruppo dei deputati della Lega ha chiesto un intervento per "valorizzare l'importante patrimonio artistico e culturale" del nostro territorio

interrogazione reguzzoni valorizzazione museo della pipa gavirate brebbia«Quali iniziative il ministero intenda attuare, in termini di risorse economiche, tecniche e umane, sia per valorizzare l’importante patrimonio artistico e culturale dei musei della Pipa di Gavirate e di Brebbia, sia per sfruttarne le potenzialità in chiave turistica. Tenuto conto del fatto che, in Provincia di Varese, esiste una forte tradizione legata alla produzione di pipe, con aziende famose in tutto il mondo».

Lo ha chiesto il capogruppo dei deputati della Lega Nord, Marco Reguzzoni, presentando un’interrogazione rivolta al ministro per i Beni e le Attività Culturali.
«Il Museo della Pipa di Gavirate – ha spiegato Reguzzoni – fondato da J.M. Alberto Paronelli alla fine degli anni Settanta, è il primo museo italiano della pipa. Con le sue otto sale e gli oltre trentamila pezzi raccolti provenienti da ogni continente, è oggi conosciuto e apprezzato in tutto il mondo. Non è da meno il Museo della Pipa di Brebbia, fondato nel 1979, e con la mia interrogazione ho dunque voluto potare all’attenzione del ministero competente queste pregevoli realtà varesine».
Realtà che contano pipe di altissimo pregio affiancate, nel caso del museo di Gavirate, da utensili, volumi cartacei, porcellane, terrecotte e da una trentina di macchinari fra cui quattro torni a pedale di oltre un secolo. A Brebbia invece spiccano collezioni come quella di Franz Schuchardt, di valore inestimabile.
«Va sottolineato – ha continuato il capogruppo della Lega Nord – che il museo di Gavirate ospita anche numerose collezioni accessorie, ed è sede dell’Accadémie Internationale de la Pipe, fondata nel 1984. L’”Accadémie”, senza scopo di lucro, organizza seminari e iniziative a carattere divulgativo – editoriale, promozionale e consultivo. Partendo dall’attività museale è stata avviata anche una piccola produzione artigianale, sempre a Gavirate, che realizza circa 250-300 pezzi l’anno, interamente fatti a mano».

Scopo del museo è inoltre promuovere dibattiti, incontri, scambi culturali e informazioni tecniche ed economiche, attraverso gemellaggi con i più importanti musei di tutto il mondo, appassionati, operatori, e attraverso partecipazioni a mostre ed esposizioni in diversi paesi europei.

«I due musei – ha concluso Marco Reguzzoni – sono rappresentativi della grande tradizione varesina nella produzione della pipa, una di quelle “nicchie economiche” che vanno valorizzate e difese. In Provincia infatti, nella zona del Comune di Brebbia, operano aziende famose in tutto il mondo, oltre ai musei che testimoniano la storia della pipa. La stessa Provincia di Varese ha organizzato, nel 2007, la mostra “Pipe di Varese”, proprio in collaborazione con il Museo della Pipa di Gavirate, il Museo della Pipa di Brebbia e l’I.S.I.S.S, e acquistato una collezione di pipe di Gianni Brera, in seguito data in custodia al Museo delle Pipe di Brebbia».

Pubblicato il 13 Luglio 2011
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