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Importano l’auto con l’agenzia, ma l’importo dell’imposta è sbagliato e ora rischiano la sanzione

Una disavventura capitata a diversi automobilisti stranieri che hanno registrato i loro veicoli in provincia di Varese dal 2018 al 2021

automobile

Il 2023 si è chiuso con una brutta sorpresa per diversi automobilisti che hanno importato le loro auto in provincia di Varese dal 2018 al 2021. Queste persone si erano affidate a un’agenzia di pratiche automobilistiche per il calcolo dell’imposta provinciale di trascrizione, ma ora – a distanza di anni – hanno scoperto di aver pagato un importo errato e rischiano di incorrere in una sanzione.

Cos’è l’Imposta provinciale di trascrizione (Ipt)

L’Ipt è un’imposta che il proprietario di un veicolo deve versare alla Provincia per l’iscrizione del mezzo al Pra (Pubblico registro automobilistico). Va pagata, ad esempio, quando si immatricola un’auto nuova, o – come in questo caso – quando si importa un veicolo nuovo o usato acquistato all’estero. L’incaricata della riscossione dell’imposta in provincia, attraverso i suoi uffici provinciali che gestiscono il PRA, è la Direzione territoriale Aci di Varese che risponde direttamente alla sede nazionale di Roma.

Cosa è andato storto

A rimanere coinvolti nella vicenda sono stati alcuni automobilisti stranieri residenti in provincia che avevano delegato le pratiche per l’importazione dei propri veicoli a una delegazione di AC Varese sul territorio provinciale. L’agenzia aveva calcolato per i suoi clienti un’imposta con un importo fisso di 196 euro, secondo una prassi adottata per anni da tutte le agenzie di pratiche auto della provincia di Varese. Una convenzione che nel 2021, però, non è stata ritenuta conforme, e ora è richiesta un’integrazione proporzionale alla potenza del veicolo.

Per precisare, l’Automobile Club Varese è un ente indipendente che opera come agenzia di pratiche auto e non ha legami con la Direzione territoriale ACI in Varese.

«Dal 2008 in provincia di Varese – spiega Giuseppe Redaelli, presidente dell’Automobile Club Varese – vigeva l’uso di applicare un’imposta Ipt fissa per questo tipo di pratiche, in parziale difformità con le disposizioni regolamentari in materia, che prevedono una tariffa fissa soltanto per i veicoli che rientrano in Italia a seguito di una precedente esportazione mentre per il caso di prima importazione l’imposta è proporzionale alla potenza del veicolo di cui si richiede l’immatricolazione».

«Nel 2021 – aggiunge Redaelli – a seguito di verifiche approfondite volte ad un ulteriore esame della normativa applicabile, tale prassi non è stata ritenuta conforme. L’Ufficio Pra ha quindi inviato i preavvisi di accertamento ai contribuenti, mirati al recupero dell’Ipt non versata e all’applicazione delle sanzioni e degli interessi legali, così come previsto dal regolamento provinciale che disciplina la materia. Gli anni interessati dall’attività di recupero sono quelli che vanno dal 2018 al 2021».

«Al lavoro per ridurre i disagi dei nostri clienti»

Il recupero del mancato gettito è un’attività dettata dalla normativa vigente, su cui l’Automobile Club Varese non può intervenire. In ogni caso, nel corso del 2023 l’ente si è attivato per avvisare i suoi clienti della situazione e aiutarli a ridurre l’importo delle penali da pagare.

«Appena venuti a conoscenza di questa situazione, nel marzo 2023 – afferma Redaelli – I nostri uffici hanno tempestivamente preso contatto con i clienti diretti e indiretti (attraverso le nostre delegazioni) con l’intento di sensibilizzare gli stessi a voler procedere con il ravvedimento operoso. Tale istituto, infatti, se attivato in anticipo rispetto alla notifica del preavviso di accertamento, consente di abbattere la sanzione ad 1/6 dell’importo originario calcolato come una quota pari al 30% dell’Ipt non versata. Purtroppo, pur comprendendo il disagio avvertito dagli utenti, preme precisare che il recupero del mancato gettito costituisce un’attività richiesta inderogabilmente dalla normativa vigente. Questi sono i fatti noti ai nostri uffici in funzione dell’attività amministrativa che sono chiamati a svolgere. Non avendo i nostri uffici mai avuto invece alcun ruolo nella definizione di accordi in merito alla tariffa da applicare nei casi di specie, non siamo a conoscenza dell’origine della prassi di praticare la tariffa agevolata di cui sopra».

Alessandro Guglielmi
aleguglielmi97@gmail.com
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Pubblicato il 29 Dicembre 2023
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