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Gli studenti dibattono su droga e dipendenze

Un incontro coi carabinieri pretesto per raccogliere dati e opinioni su un tema caldissimo. Il racconto di uno studente

Avarie

Il rapporto fornito dall’Osservatorio europeo delle droghe e delle tossicodipendenze nella Relazione europea sulla droga 2018 sul consumo di droghe da parte dei cittadini comunitari mostra una situazione allarmante: si stima che siano stati 24 milioni gli europei che nell’ultimo anno abbiano fatto uso di cannabis e 3,5 i consumatori di cocaina.

Questo è il resoconto che appare citando solo le due sostanze stupefacenti più diffuse.
Ancora più preoccupanti sono i dati relativi all’uso di tali sostanze da parte dei giovani: sempre secondo l’EMCDDA sono stati 14 su 100 gli europei tra i 15 e i 34 anni che negli ultimi dodici mesi hanno consumato cannabis e 2 su 100 i dipendenti da cocaina.

Davanti a queste cifre appare chiara l’importanza che si debba dare all’informazione e alla sensibilizzazione su questo argomento. La droga non è un gioco, o se stupidamente qualcuno la volesse chiamare così non potrebbe esimersi dal considerarla come Jumanji: un gioco in cui una volta entrato non si può più uscire finché non si finisce, avendo la vita alla sua mercé. Una sola differenza: la metaforica uscita dal gioco, l’uscita dalla tossicodipendenza, è un’impresa che pochi volenterosi riescono a raggiungere, ancora più ardua della vittoria al celebre gioco da tavolo.

A tale scopo tra la fine del mese di gennaio e il mese di febbraio il comandante della sezione dei carabinieri di Luino, il capitano Alessandro Volpini, ha tenuto nell’aula magna “L. Alfrè” del Liceo Scientifico Sereni di Luino quattro incontri sul tema “La droga e i giovani: confronto sulla normativa vigente” per i ragazzi delle classi quarte e quinte.

Dopo un’introduzione sulla normativa in vigore che regola la materia in questione, il capitano si è soffermato sui dati forniti dall’Unione Europea per quanto riguarda il consumo di droga e sulla descrizione di quelle più diffuse, nonché di quelle più nuove e pericolose, sottolineandone in particolare i numerosi effetti collaterali.

Sul finire dell’incontro è nato un breve dibattito sulla questione della legalizzazione: gli studenti favorevoli hanno parlato delle droghe leggere, quali marijuana e hashish, come semplici sostanze ricreative paragonabili al tabacco, mentre i più scettici continuano a vedere in esse la porta d’accesso per quelle pesanti.

La discussione, tutt’altro che limitata all’aula di un liceo, dovrà ancora riecheggiare parecchio, tra i salotti televisivi e l’aula di Montecitorio, prima che si arrivi a una conclusione comune. Due sono le cose certe: che non si sarà mai tutti d’accordo in questa materia e che, qualunque sia l’opinione di ciascuno, le dipendenze e le fonti di danno debbano essere sconfitte con la consapevolezza e la sensibilizzazione.

Andrea Boldrini 4A

Nella foto: Francesca Canestra (rappresentante degli studenti), Maria Luisa Patrizi (Dirigente Scolastico), Capitano Alessandro Volpini, Prof. Fabio Zanin

Pubblicato il 18 Febbraio 2019
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