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Lido, non più discoteca ma polo turistico sportivo

Via libera dal Consiglio comunale alla variazione di bilancio che prevede una prima spesa per il progetto. Lavori nel 2019

Avarie

Alzi la mano chi, tra quelli della generazione fra gli anni ’70 e ’80 (ma anche più avanti) non si è mai fatto un giro al “Lido di Luino” per una serata con gli amici dal sapore di musica e lago. Non solo una discoteca, bensì un posto decisamente estivo che aveva tra i suoi estimatori giovani fino alle porte di Milano, e oltre. «Dove si va stasera?» «Al Lido», e così le intere compagnie si spostavano in auto sul Lago Maggiore alla ricerca di fresco e divertimento fino alle soglie del mattino.

Oggi, dopo diverse gare andate deserte, questo immobile e l’area che lo circonda sono pronti per una nuova vita. Si tratta di una risistemazione per fermare il degrado e dare una «iniezione di fiducia pubblica per gli immobili di proprietà comunale», come ha commentato il sindaco Andrea Pellicini all’indomani del consiglio comunale che ha approvato una serie di variazioni di bilancio che contengono anche i primi fondi per la realizzazione del progetto esecutivo, a gara a partire da settembre, per un valore di 40 mila euro e che, entro dicembre, sarà pronto per fungere da scintilla per l’inizio dei lavori.

Nel bilancio di previsione del 2019 – anch’esso sarà approvato entro dicembre – sarà contenuta una prima voce di spesa di 600 mila euro per i primi interventi strutturali e un altro milione verrà inserito nelle voci di spesa del 2020: soldi che secondo l’amministrazione rientreranno sotto forma di canoni di locazione: saranno i privati a pagare per un’area a vocazione «turistico sportiva», come conferma il sindaco Pellicini.

Si tratterà poi di far progredire di pari passo con la struttura del Lido anche la sistemazione delle altre aree industriali dismesse poste in una zona di grande interesse naturalistico, quasi alla foce del fiume Tresa.

Uno sviluppo d’area, insomma, a cui l’amministrazione prima della scadenza del mandato sta pensando.

L’immobile del Lido venne realizzato nel corso degli anni ’50 dall’ente per lo sviluppo turistico e rimase in mano pubblica, di proprietà comunale, fino alla chiusura dell’attività, circa sei anni fa.

«Non facendosi interventi di manutenzione – già alla restituzione necessitava di ristrutturazione – e tenuto conto di atti di vandalismo, la struttura risulta degradata», ha ricordato il sindaco nell’ultima seduta del Consiglio.

«Non c’è quindi più tempo: partiamo con intervento pubblico di salvaguardia dell’immobile. Abbiamo cercato in tutti i modi di non intervenire con soldi pubblici. Obiettivo di non addentrarci in altra gara».

Una strada che l’amministrazione vuole percorrere anche per altri fabbricati.
«Per esempio se alle Betulle (il centro sportivo ndr) – è notizia di questi giorni – l’intervento del privato dai 600 mila euro iniziali diventerà da un milione di euro per un intervento in project financing. Ritengo che anche qui un’iniezione di fiducia da parte dell’amministrazione comunale possa dimostrare che il pubblico non abbandona il bene al mercato ma sono convinto che arriveranno investitori lungimiranti».

Per il “nuovo Lido” si potrà quindi affittare la struttura e ricevere entrate correnti, con l’obiettivo quindi di ristrutturare i beni e ricavare risorse per le casse comunali.
«Ho già dato mandato agli uffici per pulizia e risistemazione dell’area per far tornare il Lido con un aspetto dignitoso».

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Pubblicato il 27 Luglio 2018
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