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Il Comune vicino all’acquisizione di Palazzo Verbania

Entusiasta il sindaco Andrea Pellicini: “Per noi è un sogno che si avvera”. L’iter ha avuto inizio: in sei mesi dovrebbe concludersi e l’edificio passerà dallo Stato al Comune

«È un sogno che si sta avverando. Quello iniziato è un percorso che potrà portarci, da qui a sei mesi, ad acquisire Palazzo Verbania, oggi ancora di proprietà dello Stato». È entusiasta Andrea Pellicini, sindaco di Luino, nell’annunciare che l’iter per il passaggio del palazzo simbolo della luinesità dallo Stato al Comune è stato avviato. «Una volta divenuti proprietari, avremo la possibilità di accedere a finanziamenti pubblici e privati per la ristrutturazione – continua il sindaco –. Tra l’altro, avremo anche il sostegno della Comunità Montana». Un lungo percorso che ha avuto inizio nel mese di febbraio 2012, quando è stato istituito un tavolo tecnico con Comune, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e l’Agenzia Regionale del Demanio. Durante questi mesi, il Comune di Luino ha sviluppato un progetto per la valorizzazione dello storico edificio. L’amministrazione comunale intende valorizzare quel luogo, preservandone le caratteristiche e il pregio. Negli ultimi giorni la svolta decisiva in seguito ad un incontro svoltosi a Luino tra i funzionari dell’Agenzia Regionale del Demanio di Milano e il Comune di Luino. «L’idea dell’amministrazione comunale è quella di valorizzare la dimensione storico-culturale che l’edificio ha sempre rappresentato per il territorio – si legge nella nota diffusa dal Comune -, divenendo nel tempo luogo ideale per accogliere attività che possano anche costituire per le nuove generazioni uno stimolo creativo. Palazzo Verbania è il luogo della nostra profonda identità culturale».

UN PO’ DI STORIA
– Nel 1904 una società anonima, con capitale proveniente per gran parte degli imprenditori locali (Hussy, Battaglia, ecc.), fece innalzare un Kursaal per conferenze, cene e banchetti sul lungolago di Luino, affidandone il disegno all’architetto Giuseppe Petrolo (foto www.valganna.info). Riformato nel 1927, fu ribattezzato Albergo Verbania e, come tale, rimase in attività sino al 1973. Dal 1975 divenne sede del Civico istituto di cultura popolare, di un piccolo museo e di numerose attività culturali cittadine. La sua terrazza a lago avrebbe ispirato a Vittorio Sereni la celebre poesia Terrazza. Palazzo Verbania sarà uno dei più eleganti spazi espositivi del Lago Maggiore, ospitando gli archivi Chiara e Sereni (con un trasferimento dalla Villa Hüssy), laboratori per artisti, una caffetteria e magari una libreria d’arte annessa, il tutto conservando il suo genius loci.

Pubblicato il 05 Luglio 2013
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