«Una rosa in ‘tessuto non tessuto’, o in plastica? Ci vuole un minuto per farla». Certo, facile, direte, ma se di rose ce ne sono 10.000? «Faccia un po’ il conto e vede quanto ci si mette». Non vuole apparire, e difatti niente foto e niente cognome, ma non importa: Lino, a Leggiuno, lo conoscono tutti. Faceva l’elettricista e ora è in pesione, e da aprile sta confezionando gli addobbi per questa occasione.
«Non è proprio così – puntualizza sul sagrato della chiesa, con un pizzico di soddisfazione per la giornata e gli addobbi di Leggiuno, così decorato per l’arrivo della Madonna Pellegrina di Fatima- . In realtà ho incominciato a fare dei fiori per il matrimonio di mia cugina. Ne ho preparate alcune migliaia. Poi mi sono chiesto: cosa fare di tutti questi fiori? E mi è venuta in mente questa visita di fede della Madonna Pellegrina di Fatima».
Così Lino si è messo al lavoro e, giorno dopo giorno («Ma scriva che il lavoro è stato fatto dal gruppo dell’oratorio!») ha messo in piedi un’organizzazione degna del migliore fordismo, ma dedito però al recupero dei materiali: le tovaglie in tnt (il tessuto non tessuto che può prendere diverse forme se debitamente tagliato), le borse della spesa, l’acquisto della carta stagnola e delle fascette in plastica per legare il tutto «che sono quelle più care».
Costo totale per addobbare il passaggio della Vergine? «200 euro», assicura Lino, rispondendo ai tanti lettori di Varesenews che hanno criticato "l’eccessiva spesa, visti i tempi che corrono".
E adesso? «E adesso c’è Natale che arriva: utilizzerò i fiori per fare degli addobbi con le lucine; venite a trovarci a metà dicembre e vedrete». Il tutto, naturalmente, con l’aiuto del gruppo dell’oratorio.