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L’ospedale chiude le cucine di Somma e Angera, sindacati in allarme

Nei progetti dell'azienda i pasti saranno portati da Gallarate. Critiche da parte dell'Usb: "La qualità peggiorerà". La replica del Sant'Antonio Abate: "Migliorerà la sicurezza alimentare ed eviterà sprechi di cibo"

L’azienda ospedaliera punta a "centralizzare" la gestione delle cucine e i sindacati di base sono sul piede di guerra.  «Il Direttore Generale – dice Salvatore Petrenga, delegato della USB – ha deciso che i pasti verranno preparati a Gallarate e poi trasferiti con camion refrigerati. Non capiamo la logica di questa operazione visto che a specifica domanda del Sindacato di Base USB, l’Azienda ha confermato che i costi aumenteranno». La questione è questa: con la centralizzazione a Gallarate, le cucine dei presidi di Somma Lombardo e Angera saranno chiuse: «Sappiamo che con il trasporto delle vivande da Gallarate sino a Somma e addirittura ad Angera, non potrà essere garantita la buona qualità dell’alimentazione di quegli Ospedali. Il cibo verrà preparato nella migliore delle ipotesi ad inizio mattinata, refrigerato, trasportato e prima della consumazione riscaldato». Secondo il sindacato, poi, con la riorganizzazione il lavoro dei cuochi «sarà dequalificato», perché la gestione centralizzata si trasformerà in una specie di catena di montaggio.

La direzione dell’ospedale, interpellata al proposito, difende invece la scelta in progetto e spiega le ragioni tecniche: «La logica che ha guidato l’Azienda ospedaliera nel predisporre un sistema di ristorazione dei degenti basato sul vassoio personalizzato è quella di garantire pasti adeguati alle necessità del paziente, di qualità ineccepibile e secondo gli standard qualitativi assicurati dagli ospedali più moderni». Secondo l’azienda «così si potranno sensibilmente ridurre i quantitativi di cibo non consumati e superare eventuali rischi di contaminazione, carenza nelle caratteristiche organolettiche, frequenti manipolazioni, grammature imprecise».
Anche sul fronte dei costi, la direzione del Sant’Antonio Abate ritiene la scelta conveniente «anche in termini di risparmi di tempo-lavoro del personale assistenziale in reparto, che potrà essere destinato ad attività migliorative dell’assistenza al degente».

Da ultimo il sindacato di base, di fronte al progetto, si è mobilitato perché «venga creata una Commissione Mensa per migliorare il servizio di Ristorazione anche nell’Ospedale di Gallarate» e perché sul tema sia consultata l’Assemblea dei Lavoratori e delle Lavoratrici.

Pubblicato il 04 Maggio 2012
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