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Nuova vita per le stazioni di Sesto Calende e Arona, ospiteranno nuovi servizi per il territorio

L'iniziativa di Ferrovie dello Stato mira a trasformare 20 stazioni di Città sotto i 15mila abitanti. L'obiettivo è "la rinascita dei piccoli centri" con servizi e funzionalità, come ambulatori, farmacie, spazi di lavoro e depositi per pacchi e corrispondenza

Sesto Calende luoghi

Le stazioni ferroviarie di Sesto Calende e Arona saranno rigenerate e diventeranno hub polifunzionali con Stazioni del territorio. Oggi – mercoledì 17 aprile -, nella sede centrale delle Ferrovie dello Stato a Roma, è stato infatti presentato il progetto focalizzato sulle stazioni ferroviarie dei Comuni con meno di 15 mila abitanti. L’iniziativa mira a trasformare queste stazioni in hub polifunzionali, offrendo una vasta gamma di servizi ai cittadini per favorire la rinascita dei piccoli centri.

L’Ad del Gruppo FS, Luigi Ferraris, ha sottolineato l’importanza di preservare il tessuto sociale dei comuni italiani, evidenziando che su 2.200 stazioni operative, ben 1.200 si trovano nei comuni con meno di 15 mila abitanti: «Abbiamo la responsabilità sociale – commenta Ferraris – che non vengano spopolati e che rimangano vivi. Col sostegno del governo ed enti locali siamo convinti che questa iniziativa possa portare ad una rinascita di questi piccoli centri».

Alla presentazione del progetto hanno preso parte importanti figure istituzionali, tra cui il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, il commissario alla riparazione e ricostruzione del Sisma 2016 Guido Castelli, il segretario generale dell’ANCI Veronica Nicotra, l’ad di RFI Gianpiero Strisciuglio e il direttore Luiss school of government e condirettore Luiss Policy Observatory Giovanni Orsina.

Il progetto “Stazioni del Territorio” rappresenta un’opportunità per integrare al meglio le stazioni nel contesto territoriale, come ha spiegato l’AD di RFI, Gianpiero Strisciuglio. Attualmente, il progetto è già attivo in cinque stazioni pilota situate nelle regioni colpite dai sismi del 2009 e del 2016, mentre altre venti stazioni in tutta Italia sono destinate a essere coinvolte successivamente, tra cui due sul Lago Maggiore, ovvero Sesto Calende e Arona, entrambe sulla linea Milano-Domodossola. Le altre stazioni coinvolte nel progetto sono: Gemona del Friuli (Udine), Camogli (Genova), Diano Marina (Imperia), Passignano sul Trasimeno (Perugia), Piazza al Serchio (Lucca), Loreto (Ancona), S. Gavino Monreale (Sud Sardegna), Golfo Aranci (Sassari), Tropea (Vibo Valentia), Maratea (Potenza), Cesano di Roma (Roma), Sant’Agata di Militello (Messina), San Marcellino-Frigano (Caserta).

Per rispondere alle richieste del territorio, per ogni stazione sono stati previsti nuovi servizi e funzionalità, come ambulatori, farmacie, spazi di lavoro e depositi per pacchi e corrispondenza. Questo grazie agli accordi che il Gruppo FS ha stipulato a partire già dallo scorso anno con Amazon Locker, Associazione Nazionale Carabinieri, Croce Rossa Italiana, Federazione Italiana Medici di Medicina Generale (FIMMG), Federfarma e Sport e Salute.

Pubblicato il 17 Aprile 2024
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