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“Due chiacchiere al telefono” con i volontari del centro anziani

Un'iniziativa dell'assessorato ai servizi sociali contro la solitudine dedicata ai cittadini e in particolare agli anziani

telefono

«A volte basta scambiare qualche parola con una persona amica, con un conoscente, per riprendere un po’ di serenità e riportare un piccolo sorriso» Con queste parole Antonio Campagnuolo, assessore ai servizi sociali di Angera, inagura “Due chiacchiere al telefono”, l’iniziativa del progetto “B.A.CO.” impegnato a tessere legami sociali tra gli anziani al centro ricreativo A.Grossi.

In un momento in cui le attività del progetto angerese, fra cui gite, conferenze e spettacoli, sono state obbligatoriamente sospese a causa del coronavirus, la nuova iniziativa dà la possibilità di chiamare due animatrici del centro, Noris e Mara, e passare con loro del tempo al telefono. Scambiarsi un saluto o una semplice chiacchierata sono infatti un rimedio tanto semplice quanto ottimale per combattere la solitudine che può colpire alcuni anziani, persone maggiormente a rischio col il virus, costretti magari a passare queste giornate chiusi in casa lontani dai propri parenti.

«Purtroppo – racconta l’animatrice Mara Giromini – non tutte le persone che frequentano il centro hanno una rete attorno a loro con cui rimanere in contatto. Le telefonate arrivano principalmente da utenti che già conosciamo da tempo. Altre volte, invece, siamo noi a chiamare le persone di cui conosciamo la situazione. Per loro noi possiamo essere una voce in più. Al telefono probabilmente manca quel calore di un rapporto fisico ma è altrettanto vero che si viene a creare un rapporto più intimo e privato con le singole persone».

Ad Angera, così come in molti comuni del Basso Verbano, i servizi dunque non si fermano ma cambiano, adattandosi con attenzione alle norme di sicurezza volute dal governo. «Mentre organizzavo il più velocemente possibile il servizio di spesa e medicinali a domicilio- spiega l’assessore Campagnuolo -, pensavo anche ai nostri cari amici della terza età che solitamente sono presenti al nostro Centro Ricreativo “A.Grossi” in piazza Parrocchiale. Oltre allo stato d’animo attuale di ognuno di loro, oltre alla preoccupazione che già porta tristezza, sicuramente in questo momento si trovano anche soli e senza svago – prosegue l’assessore -. La situazione di emergenza impedisce a noi di programmare ed effettuare le solite attività ricreative al Centro e impedisce a tutti loro di spostarsi proprio per parteciparvi, allora mi sono chiesto “Perché non li sentiamo? Perché non facciamo il “classico” squillo per sentirli?»

“Stare a casa” è l’invito di Campagnuolo che attraverso un post pubblicato sui propri profili social si rivolge agli anziani: «Cari amici del Centro, non esitate a chiamare il mio ufficio, se necessitate della spesa alimentare o di alcuni medicinali. Vi porteremo tutto noi, voi restate a casa; abbiamo degli straordinari volontari che si sono messi a disposizione con grande senso di solidarietà e di appartenenza alla nostra comunità: i nostri volontari dei servizi sociali, i volontari della nostra protezione civile, altri ragazzi giovani che sono pronti e anche tutte le persone che Allea, coordinato dal capogruppo Milo Manica, ha messo a disposizione per un eventuale fabbisogno nei prossimi giorni».

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Pubblicato il 17 Marzo 2020
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