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Nuovo asilo, un progetto c’è già

Il presidente della Fondazione Vedani, Pastorelli, presenta il piano per costruire una struttura più adatta alle esigenze dei bambini e lasciare definitivamente l'ipotesi di via Arena

Asilo Angera

«La nostra priorità è quella di dare ai bambini un posto adatto a loro». Giampiero Pastorelli, nuovo presidente della Fondazione Vedani, l’organizzazione che gestisce la scuola materna di Angera, ha in mano un progetto per il futuro dell’asilo. Un progetto concreto che ha preso forma grazie a  una donazione importante di cui la fondazione ha beneficiato e che apre una “terza via”, quella di avere una struttura di proprietà e adeguata alle esigenze dei suoi piccoli utenti.

«Eravamo a un bivio – spiega Pastorelli -. Da un lato abbiamo una struttura inutilizzabile, quella di via Arena, che come sappiamo ha avuto diversi problemi e che oggi, per essere messa in sicurezza, richiederebbe un massiccio intervento economico da parte del Comune. Intervento che in questo momento non può essere sostenuto. L’alternativa era di fatto quella di rimanere dove siamo ora (la sede storica della materna, in via Aldo Moro) ma, bilancio alla mano, dobbiamo fare i conti con spese di gestione annuali che si aggirano intorno ai 60mila euro e mettere in conto che non è per nulla la struttura ottimale per ospitare dei bambini».

La terza soluzione è arrivata alcuni mesi fa: «Un privato cittadino ha donato alla Fondazione Vedani un terreno in via San Quirico (compreso tra le aree Crosa e Altinada, ndr) che è a nostro avviso un’ottima sede dove poter costruire una nuova scuola materna. Con l’amministrazione abbiamo aperto un dialogo costruttivo e discusso sulla possibilità di individuare una nuova collocazione dell’asilo. E questa proposta va in quella direzione. Abbiamo avuto inoltre la conferma che da parte della maggioranza c’è la volontà ad abbandonare l’intenzione di trasferire la scuola materna in via Arena e abbiamo proseguito l’iter burocratico chiedendo il cambio di destinazione d’uso di quel terreno da agricolo a edificabile. Contiamo di ottenerlo entro l’estate».

Ma non è tutto: un progetto del nuovo edificio esiste già. «Ci siamo rivolti alla Federazione italiana delle scuole materne di Varese chiedendo di suggerirci il nome di un professionista con esperienza nel settore e insieme abbiamo definito un piano per la realizzazione di una struttura in bioedilizia e autosufficiente dal punto di vista energetico. Abbiamo previsto inoltre la realizzazione di un parcheggio adeguato. Il nuovo asilo sorgerebbe su una superficie di circa 2mila metri quadrati ma non si esclude la possibilità di riuscire ad ampliare l’area attraverso l’acquisizione di spazi limitrofi».

Il punto più delicato rimane quello delle risorse, ma su questo la fondazione è ottimista e non esclude quello che in gergo si chiama crowfounding: «Sappiamo di poter contare su contributi affidabili da parte di privati cittadini, chiederemo un finanziamento e ci affidiamo agli angeresi. Questa è un’opera fondamentale per la comunità, per i nostri concittadini più piccoli e per il nostro futuro. A chi sta a cuore tutto questo chiediamo di partecipare. Anche un piccolo gesto può essere utile, in base alle proprie possibilità».

 

Maria Carla Cebrelli
mariacarla.cebrelli@varesenews.it
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Pubblicato il 23 Novembre 2015
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