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Condominio Intra Alta: corsa contro il tempo per evitare lo “sfratto” di 23 famiglie

Marchionini incontrerà i commissari di Veneto Banca, Enrico Borghi sarà domani dai curatori fallimentari de La Vela

Condominio Intra Alta: corsa contro il tempo per evitare lo “sfratto” di 23 famiglie Marchionini incontrerà i commissari di Veneto Banca, Enrico Borghi sarà domani dai curatori fallimentari de La Vela

VERBANIA – Il tempo corre troppo velocemente per le 23 famiglie del condominio "Intra Alta" trascinate nell'incubo di dover lasciare la casa, già pagata (alcuni in piccola parte, altri quasi completamente) nella quale vivono da anni. L'incrocio di due fallimenti: quello del costruttore, la società La Vela, e quello di Veneto Banca, ha creato una situazione di difficile soluzione dove l'auspicio è che le pressioni politiche e mediatiche possano aprire uno spiraglio verso una trattazione con l'istituto bancario, il creditore ipotecario che, qualora facesse un passo indietro, potrebbe evitare la vendita all'asta degli immobili di via XXIV Maggio e i relativi "sfratti" di qui a qualche settimana (o giorni).
Domani, martedì, alle 13 Enrico Borghi incontrerà i curatori fallimentari dello studio Sappa – Ambroso-Sanvito di Fondotoce che già nei giorni scorsi hanno incontrato le famiglie e i legali per spiegare loro la situazione, anche come risposta al muro innalzato da Veneto Banca. All'incontro prenderà parte con Borghi il sindaco Silvia Marchionini, che aveva esteso l'invito anche alla candidata del centrodestra Mirella Cristina. "Abbiamo degli interlocutori, non voglio diffondere un immotivato ottimismo, ma non posso dirmi pessimista", commenta il sindaco, che domani dovrebbe conoscere la data dell'incontro sollecitato a Montebelluna coi commissari liquidatori di Veneto Banca. Proprio ad Alessandro Leproux, Giuliana Scognamiglio e Fabrizio Viola (questo da poco dimessosi), Marchionini ha scritto illustrando le preoccupazioni per le conseguenze sociali della mancata accettazione da parte dell'istituto bancario della proposta della curatela fallimentare che prevede il pagamento residuo del prezzo da parte di quei cittadini che avevano già quasi interamente versato il corrispettivo di acquisto alla società in fallimento (La Vela).
"I cittadini che stanno ricevendo più danni – scrive Marchionini – sono proprio quelli più in difficoltà i quali, avendo acquistato un appartamento in regime di edilizia agevolata, hanno anticipato denaro all'atto del preliminare di vendita, senza tuttavia alcuna garanzia a fronte del denaro già versato per l'acquisto dell'immobile. Non è un caso – prosegue il sindaco – che altre banche del territorio, creditori ipotecari su altri immobili oggetto del medesimo fallimento o di fallimenti collegati (come la Carige e la Banca di Sondrio) abbiano accettato la proposta, consentendo ai privati che avevano già versato somme di denaro in sede preliminare, di saldare il prezzo al fallimento ed ottenere così il trasferimento di proprietà". Marchionini spiega anche che, data la situazione di difficoltà, i "promissari acquirenti" degli alloggi di via XXIV Maggio, potrebbero rimanere negli alloggi anche oltre i termini del rilascio "scoraggiando così i possibili acquirenti dell'immobile all'asta e rendendo più difficile il piazzamento degli immobili in vendita".
Mentre fervono i contatti, il giudice delegato del fallimento, venerdì 2 marzo dovrà decidere per l’ammissione dei creditori, ma potrebbe prendersi qualche settimana per sciogliere la riserva. Non è improbabile un lungo protrarsi della situazione tra un ricorso legale e l'altro, ma ciò non bloccherebbe gli "sfratti" per avviare la procedura della vendita all’asta.        

 

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Pubblicato il 26 Febbraio 2018
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