Scuderie e centro d’allenamento a rischio: l’ippica varesina teme lo stop
Il 16 settembre scade il bando comunale, mentre al TAR è pendente il ricorso della Svicc: cresce l’ansia tra allenatori e operatori

Alla conferenza stampa dell’ippodromo di Varese c’erano anche alcuni allenatori, rimasti defilati dietro le quinte. Una volta terminato l’incontro sulla terrazza delle Bettole, Guido e Giovanni Borghi sono scesi alla club house per confrontarsi con loro. Ad attenderli c’erano i decani Marco Gonnelli, Bruno Grizzetti, Valeria Toccolini e con loro la portavoce degli allenatori varesini Valentina Ogliarolo.
Il timore degli addetti ai lavori è che questa sia l’ultima settimana di attività per Le Bettole. Le giornate invernali al momento sono state cancellate, mentre il 16 settembre scade il termine per partecipare al bando del Comune di Varese che assegna la nuova convenzione per l’impianto. Inoltre le parti, Comune di Varese e Svicc, la società che gestisce l’ippodromo, sono in attesa dell’esito del ricorso presentato dai Borghi.
Il nodo principale emerso nel confronto riguarda il centro di allenamento, le scuderie di via Galdino e l’ippodromo. Senza un polo dedicato, avvertono i tecnici, diventa impossibile mantenere in vita la filiera dell’ippica. Guido Borghi lo ha ribadito con forza: «Quando c’è qualcuno che non capisce che se non hai un centro d’allenamento non puoi avere i cavalli, e di conseguenza non puoi fare le normali attività, significa che manca la base stessa dell’ippica».
Gli allenatori hanno ricordato come Le Bettole abbiano sempre avuto una doppia funzione, sia di ippodromo sia di centro d’allenamento, una tradizione che non può essere cancellata da normative che considerano le due realtà come alternative e non complementari.
Senza il riconoscimento del ruolo storico e funzionale di Varese come centro d’allenamento, l’ippodromo rischia di spegnersi. Una prospettiva che, a pochi giorni dal bando e con il ricorso al TAR in sospeso, fa crescere l’ansia tra allenatori e operatori.
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