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Il varesino Mattia Ozbot è il “fotografo dell’anno” dell’atletica mondiale

Il 28enne di Monvalle premiato per uno scatto realizzato ai Mondiali di Budapest a un saltatore con l'asta. «Era il mio primo grande evento in questo sport, una grande soddisfazione»

foto mattia ozbot world athletics

Che Mattia Ozbot fosse un campione, con in mano una macchina fotografica, ce ne accorgemmo anche noi e i nostri lettori nelle occasioni in cui pubblicammo alcuni suoi servizi su VareseNews. Oggi però Mattia, 28 anni di Monvalle, ha raggiunto un risultato eccezionale: è stato eletto “miglior fotografo dell’anno” per il 2023 da World Athletics, ovvero la federazione mondiale dell’atletica leggera.

Ozbot è stato premiato per uno scatto meraviglioso (lo vedete qui sopra) che ritrae una prova nel salto con l’asta del decatleta Leo Neugebauer durante gli scorsi Mondiali di Budapest. Una foto in controluce dove i contorni nitidi dell’atleta (che esulta con il dito alzato) e delle attrezzature sono valorizzate dal cielo blu e incorniciate nella struttura ovale dello stadio Nemzeti Atlétikai Központ. Ed è proprio Mattia a raccontarci come si è arrivati a quel click.

«Prima di quest’anno non avevo mai fotografato l’atletica leggera e anche per questo motivo il premio è stata una grande soddisfazione. Nei giorni precedenti ai Mondiali però ho partecipato a un workshop di World Athletics dedicato ai giovani fotografi che si concludeva con la possibilità di effettuare ogni giorno un servizio sulle gare iridate. Per questo ci era stata data massima libertà, quindi non foto di cronaca ma immagini libere e artistiche».

Ed ecco l’occasione da sfruttare: «Per noi però era molto difficile avere accesso al campo dove i posti sono molto limitati e occupati dalle principali agenzie; l’unica possibilità era fare richiesta il giorno precedente e sperare di ricevere l’autorizzazione per un breve spazio di tempo. Il penultimo giorno era in programma la maratona femminile e così molti colleghi hanno deciso di posizionarsi lungo il percorso: c’era quindi qualche spazio in più allo stadio, ho fatto richiesta ed è stata approvata».

mattia ozbot
Mattia e la sua foto (dal sito di World Athletics)

La dimostrazione che per rappresentare la bellezza di uno sport non servono, necessariamente, le finali o i campionissimi. «C’erano le qualificazioni del decathlon, avevo 20′ di tempo e mi è capitato quel salto con l’asta in cui Neugebauer ha esultato con il dito alzato: la “marcia in più” perché uscisse una foto così particolare. Molti hanno usato quella inquadratura, ma il gesto dell’atleta ha fatto la differenza».

Ozbot è quindi stato invitato a Montecarlo, dove World Athletic ha la sua sede, per la premiazione ufficiale: «È stata davvero una grande gioia, anche perché i Mondiali erano arrivati al termine di una stagione sportiva e lavorativa molto intensa, con tanti impegni su diversi fronti. Ed è stato bello conoscere il mondo dell’atletica leggera, più alla mano e più a misura d’uomo rispetto ad altri ambiti. Non so ancora se in futuro me ne occuperò e come, però senza dubbio è stato molto piacevole».

Nel filmato in basso, il momento in cui Mattia riceve il premio. Era stato “convocato” a Montecarlo per fotografare i premi e durante la sessione di lavoro è stato interrotto e – sorpreso – ha ricevuto il trofeo nel modo più inatteso.

Damiano Franzetti
damiano.franzetti@varesenews.it
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Pubblicato il 07 Dicembre 2023
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