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Brezzo di Bedero, gara libera nel nome dell’amicizia con verdetto a sorpresa sui campi

Il torneo estivo dedicato alla figura di Giancarlo Gambato ha visto in lizza numerosi appassionati. Vittoria meritata per Fausto Delli Gatti con due successi contro pronostico sul filo di lana in semifinale e finale

torneo gambato bocce brezzo di bedero 2023

Il mese d’agosto per le gare di bocce è notoriamente un periodo sabbatico, proprio per la sua vocazione di mese destinato alle vacanze, con qualche eccezione, fra le quali Brezzo di Bedero. Infatti, non solo il 5 agosto si è svolto un evento epocale con l’incontro celebrativo “Italia campioni del mondo 1995 – Svizzera”, ma anche subito dopo Ferragosto gli amici del bocciodromo hanno reiterato la consueta gara individuale libera in ricordo di Giancarlo Gambato, ormai giunta alla nona edizione.

Inno all’amicizia dunque, quasi una riedizione della famosa canzone di Dario Baldan Bembo “L’amico è”, testo di Bardotti/Giacomelli con la collaborazione di Mike Bongiorno, che sovente si sente cantare negli stadi calcistici, inno all’amicizia nell’organizzazione e nel ricordo, senza fronzoli. Così semplicemente vengono a giocarci un po’ da tutta la zona, tesserati e non, col sistema a terzine agli otto punti, che permette di stare un po’ di più in campo e di misurarsi con due avversari.

Anche il divin poeta Dante Alighieri – al di là d’aver scelto per la sua Commedia le terzine – nel secondo canto del Purgatorio si diletta a porvi gli amici, tanto da poter essere annoverato come il poeta dell’amicizia, visto anche lo splendido sonetto dedicato agli amici Guido Cavalcanti e Lapo Donati nel quale «vivendo sempre in un talento, di stare insieme crescesse il disio». Otto sestine, in altrettanti torridi pomeriggi, volte a selezionare i finalisti che il sabato scendono in lizza per scegliere il vincitore dello scettro amicale.

Amicizia sicuramente non in campo, perché lì tutti vogliono vincere, com’è giusto debba essere nello sport, e nessuno è disposto a lasciare il passo all’amico di turno.
I favoriti sono gli atleti di casa, soprattutto Moschini e Rossi, atleti reduci da molte contese vittoriose sui campi di Bedero. Sono di categoria B, la massima consentita dal gruppo organizzatore, per cui nessuno sarebbe disposto a puntare qualche soldino su una loro sconfitta.

Eppure in semifinale il Fausto – Delli Gatti, presidentissimo della Crevese – mostra un duro cipiglio, si trasforma in formichina e inanella, con inaudita costanza, accosti puntigliosi e perfidi, tanto da innervosire il Massimo che qualche raffata – dato che ci è costretto a bocciare – la sbaglia, fino a uscire battuto per 12 a 11. Nessuno sembra crederci tanto da affermare: «Ogni tànt i moron fan l’ùga, ma con il Rossi non ce la fa di sicuro!» Invece il Fausto ce la fa, vince anche con il Franco – sempre per 12 a 11 sul fatidico filo di lana – dopo una battaglia forsennata giocata con spunti di livello davvero elevato da parte di entrambi.
Pronostici in spazzatura e vittoria inattesa, è vero, ma meritata.

Ora gli amici si ritirano per lasciare il posto all’amico che, seppure assente, non può essere coperto dall’oblio. Giancarlo Gambato è sul campo, rivive nelle parole commosse della figlia Federica, assessore del comune di Castelveccana, nelle immagini evocative dei sindaci di Brezzo di Bedero e di Porto Valtravaglia – Daniele Boldrini ed Ermes Colombaroli – e i piccoli episodi che hanno costellato la sua vita di grande appassionato dello sport delle bocce riescono ancora una volta a dimostrare quanti valori vi siano annidati, quale enorme socialità vi alberghi e l’inno all’amicizia cantato negli stadi trionfa a maggior ragione qui, a Brezzo di Bedero, che mantiene, per mezzo di tutti quelli che non sanno dimenticare, che non vogliono dimenticare, perfettamente intatto il suo significato a rappresentare il cosiddetto “sale della vita”.

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Pubblicato il 27 Agosto 2023
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