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“Fa mia il peer…la”: prevenzione ai tempi del Coronavirus

Studenti medi sui social in modo consapevole per la social challenge che promuove comportamenti virtuosi con meme, foto e video originali

Generico 2018
Dalla prevenzione contro le dipendenze alla social challenge: i ragazzi coinvolti nel progetto “Fa mia il peer…la” hanno trovato il modo di continuare sui social il lavoro su gioco d’azzardo, apparati digitali cannabis o alcol, o apparati digitali iniziato in classe, in presenza prima della quarantena. Come? Hanno trasformato il progetto in una sfida creativa che si disputa sulle pagine social “Fa mia il peerla” di Facebook e Instagram dedicati al progetto con meme, foto e video divertenti a veicolare messaggi semplici ma efficaci. 
Le scuole che partecipano sono Istituto Einaudi e CFP di Varese; CFP, Isis Volontè e Liceo Sereni Luino, Liceo Artistico Melotti Lomazzo, Liceo Artistico Melotti Cantù, Fondazione Minoprio Vertemate e Fondazione Daimon Saronno.
Gli educatori hanno lavorato con gruppi di studenti attraverso la metodologia della peer education, l’educazione tra pari che prevede una trasmissione  di informazioni e buone prassi tra coetanei.
Questa modalità orizzontale di fare prevenzione rende l’intervento più efficace e diretto rispetto ad un contributo di esperti e professionisti esterni alla realtà giovanile.
Dopo una prima fase di presentazione dei progetti, accompagnata da una selezione degli studenti candidati, sono stati composti i gruppi di lavoro di circa 15 studenti, che hanno partecipato ad un percorso formativo della durata di 8 incontri. Questi momenti formativi si sono svolti durante l’orario didattico, in totale accordo e sinergia con gli Istituti e con i professori.
Gli educatori hanno accompagnato i gruppi in un confronto sulle tematiche scelte (gioco d’azzardo, apparati digitali, cannabis o alcol) ma anche riguardo agli strumenti per gestire il gruppo classe. Il progetto prevede infatti, in una seconda fase, che i peer educators formati diventino protagonisti negli interventi informativi rivolti alle classi inferiori, diventando punto di riferimento per gli alunni più giovani.
Particolare attenzione è stata posta alla comunicazione, progettando in parallelo contenuti digitali e non per veicolare messaggi positivi e informare sui rischi legati all’abuso e alla dipendenza.
Questo focus sulla comunicazione è diventato centrale quando, in seguito alle normative e restrizioni per la diffusione del Covid-19, si sono resi di fatto impossibili gli incontri di presenza in classe. 
Le equipe di lavoro hanno rimodulato la progettazione degli interventi, allineandosi con l’orientamento degli istituti scolastici di una didattica su piattaforme digitali.
Dove non è stato possibile ipotizzare interventi online tenuti dai peer educators  destinati alle classi inferiori si è concretizzata la possibilità di attivare interventi digitali di informazione e sensibilizzazione inerenti ai temi trattati attraverso la  social challenge.
La social Challenge è uno strumento di comunicazione moderno dal forte impatto sociale. Si avvale dell’utilizzo dei social network e delle dinamiche che li sottendono per produrre e trasmettere informazioni. La condivisione di contenuti legati al tema concordato ha come obiettivo quello di raggiungere il numero maggiore possibile di like e di followers, attraverso i postGli oggetti condivisi sui vari profili social possono essere sia in forma di contenuti visivi (video, foto, immagini, meme) che narrativi (dati, articoli di giornale, commenti, etc). Le abilità di influencer dei giovani sono messe al servizio della buona informazione, stimolando lo sviluppo di conoscenza e di spirito critico verso temi attuali e sensibili.
La challenge è una vera e propria sfida online tra le scuole coinvolte, che premia chi ha saputo raggiungere il maggior numero di persone e pubblicare i contenuti più interessanti. Uno strumento che si identifica come particolarmente funzionale al momento di difficoltà che stiamo vivendo, dove gli spazi del digitale acquisiscono uno spazio di grande rilevanza sociale.
Segui la Social Challenge sulle pagine ufficiali Facebook e Instagram del progetto ‘Fa mia il Peerla’, promosso da Cooperativa Contro L’Emarginazione e Cooperativa Mondovisione
Il progetto coinvolge i piani territoriali di Luino, Lomazzo, Saronno, Como, Varese e Cantù che hanno utilizzato i finanziamenti di ATS Insubria di contrasto alle dipendenze fra i giovani, in particolare da gioco d’azzardo patologico, ed è gestito da Cooperativa lotta contro l’emarginazione e Cooperativa Mondovisione coinvolgendo diversi Istituti scolastici delle province di Como e Varese.

Pubblicato il 11 Maggio 2020
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