Guidesi: “Bisogna patrimonializzare le imprese, orientare la formazione e colmare i buchi di filiera”
L'assessore allo Sviluppo economico di Regione Lombardia ha incontrato i vertici della Camera di Commercio di Varese e le associazioni di rappresentanza del territorio
«Non voglio più parlare di crisi, ma guardare al futuro». L’incipit di Fabio Lunghi, presidente della Camera di Commercio di Varese, durante l’incontro con l’assessore regionale allo Sviluppo economico, Guido Guidesi, è sicuramente un termometro della voglia di ripresa che c’è in provincia di Varese. E non potrebbe che essere così, dopo quasi due anni di stand-by dell’economia e un impegno senza precedenti dell’ente camerale a sostegno delle imprese del territorio che, tradotto in cifre, ammonta a 6 milioni di euro nel 2020 e altri due milioni e mezzo nel 2021.
I segnali della ripartenza ci sono tutti, ma il cielo purtroppo non è sgombro da nuvole. A partire dalla crisi delle materie prime, in particolare dei semiconduttori, un freno a mano tirato per la ripresa, fino al caro prezzi dell’energia che erode marginalità alle imprese, riducendone gli investimenti.
Per affrontare questa fase, secondo Guidesi, c’è una questione di metodo, che riguarda una reale collaborazione tra pubblico e privato, e una di merito, relativa agli interventi, che deve avere al centro l’ascolto delle imprese lombarde, in particolare delle «capofila di filiera».
Guidesi ha parlato di quanto è stato messo in campo da Regione Lombardia nelle varie fasi della crisi scatenata dalla pandemia: il sostegno nella fase di emergenza, i provvedimenti per sostenere la liquidità e la patrimonializzazione delle imprese, l’orientamento alla formazione. «Gli interventi – ha detto l’assessore – devono essere un moltiplicatore. Io non faccio l’imprenditore e non devo dire cosa devono fare le imprese, ma devo fornirgli degli strumenti adeguati».
A proposito di credito e di risorse, l’assessore allo Sviluppo economico ha ricordato l’importanza della collaborazione con il sistema dei confidi della Lombardia che ha saputo sopperire alle mancanze del sistema del credito alle imprese. Ha inoltre rassicurato sul rafforzamento del strumento “Credito adesso“, sottolineando che ora bisogna fare una scelta di medio-lungo periodo, a cominciare dai fondi settennali della Ue che «verranno messi in campo a partire da gennaio del prossimo anno con la nuova programmazione».
Per quanto riguarda le filiere, secondo Guidesi, «vanno colmati i buchi» per dare più stabilità al sistema. Il tema della ricostituzione delle filiere produttive, dopo la pandemia, ricorre spesso nei convegni e nei dibattiti. L’economia globalizzata ha mostrato tutta la sua fragilità proprio su questo versante, ma non è per niente chiaro come procedere alla ricostituzione di filiere più prossime alle aziende.
Infine, c’è ancora molto da fare sul piano della comunicazione tra imprese: «Bisogna fare sistema e mettere in connessione i tanti know-how ancora scollegati tra loro – ha concluso l’assessore -. Ogni volta che visito un’azienda, scopro cose incredibili».
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