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Tones on the Stones di nuovo tra i finalisti del Fedora Prize

La compagnia che da 15 anni porta l'arte nelle cave della Val d'Ossola ha partecipato al concorso con un'opera firmata dal musicista e fondatore dei Police Stewart Copeland

tones on the stones

Per il secondo anno consecutivo Tones on the Stones entra nella short list del prestigioso Fedora Prize, la piattaforma che rende omaggio alla creatività e all’innovazione nel campo delle performig art per sostenere l’eccellenza artistica a livello internazionale.

Dopo essersi classificato nel 2020 al secondo e terzo posto del premio internazionale con due progetti nelle categorie Opera e Digital, quest’anno il festival di arti performative e opera contemporanea che da quindici anni si svolge fra le cave di granito della Val d’Ossola entra nella prima selezione dei finalisti della categoria Opera con The Witches Seed, opera dalle tinte horror firmata dal musicista e fondatore dei Police Stewart Copeland.

Prodotto da Tones on the Stones, lo spettacolo debutterà in prima mondiale nel mese di luglio del 2022 nella cava Roncino a Oira (Crevoladossola – VB), ex sito industriale trasformato in un vero e proprio teatro di pietra immerso nel meraviglioso paesaggio naturale della Val d’Ossola.

Tra i 24 finalisti del Fedora Prize – suddivisi in 4 categorie – si annoverano le più importanti realtà del panorama culturale internazionale. Complessivamente, gli italiani in shortlist sono 3, ma Tones on the Stones è l’unico finalista italiano in lizza fra i 9 progetti selezionati nella sezione Opera.

«Siamo molto felici – afferma Maddalena Calderoni, direttrice artistica di Tones on the Stones – di aver ottenuto questo riconoscimento da Fedora Prize. Lavorare in questa straordinaria produzione con una compagine artistica di altissimo profilo e così diversificata è un’esperienza assolutamente avvincente e creativa. Siamo orgogliosi che Tones on the Stones si stia imponendo sempre di più nel panorama internazionale per l’innovazione e l’unicità dei propri progetti. A maggior ragione con questa produzione, che andrà a raccontare un capitolo della storia locale segnata dalla dura inquisizione abbattutasi su centinaia di donne ossolane; farlo con la strepitosa scrittura operistica di Copeland, che ha accettato con entusiasmo il nostro invito, ci riempie di orgoglio».

Ispirato dagli atti processuali degli anni della più cruenta Inquisizione e alle più affascinanti leggende delle culture montane del centro Europa, The Witches Seed è una storia di streghe, persecuzioni, illusioni e piani diabolici: tre donne, abituate a lavorare sodo, vengono accusate di essere streghe e dovranno affrontare i pregiudizi di una città infestata dalla peste, riuscendo ad evitare il peggio in un modo davvero spettacolare.

«Lo spettacolo – spiegano gli ideatori – richiama la condizione in cui stiamo vivendo: un mondo sconvolto da una crisi pandemica e sull’orlo di sprofondare in un nuovo medioevo digitale, in cui la lotta per i diritti individuali delle donne e di tutti è di fondamentale importanza per gettare le basi di una rinascita».

A decidere le sorti concorrerà anche il pubblico, che potrà esprimere la propria preferenza a The Witches Seed direttamente sul sito della piattaforma Fedora per tutto il mese di febbraio a questo link.

Pubblicato il 02 Febbraio 2021
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