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Archeologia protagonista dell’autunno angerese

Domenica 23 appuntamento dedicato ai cento anni di scavi nell'antro di Mitra, il 6 novembre una giornata in onore di Khaled al Asaad

Basso Verbano varie

Nei prossimi fine settimana il Museo Archeologico di Angera si racconta e rievoca il passato, nella secolare tradizione archeologica locale, racconta il suo presente, in cui si rivela una vera e propria istituzione culturale e di ricerca, capace di smuovere dubbi, curiosità e coscienze, e anticipa i progetti futuri.

Domenica 23 Ottobre alle 17.30 si parlerà de La Grotta di Angera 1916-2016. Caverna preistorica, Tana del Lupo, Antro di Mitra, soglia delle Fate e spelonca del Drago.

Nel 1916 vennero condotti i primi scavi archeologici nella Grotta, un luogo di grandissima importanza per la storia e l’archeologia del territorio, che già nell’800 aveva attirato l’interesse e la curiosità di numerosi appassionati, cultori e studiosi interessati soprattutto ai dati preistorici ivi sepolti, al legame ipotizzato con il culto di Mitra e alle leggende folkloriche sorte attorno ad un luogo tanto particolare. Le Grotte naturali sono dimore in cui l’uomo ha sempre trovato rifugio e che da millenni esercitano un fascino particolare. Luoghi di passaggio tra la luce e il buio, antri umidi in cui dissetarsi, lavorare o riposare, passaggi verso altri mondi, luoghi di sepoltura o porte per tornare alla vita. La sacralità delle grotte è antica quanto l’uomo e non sorprende che attorno ad esse si siano sviluppati, nei millenni, culti e leggende. A cent’anni dagli scavi del 1916, la dott.ssa Grazia Facchinetti, Funzionario della Soprintendenza per i Beni Culturali della Lombardia occidentale, Giuseppe Armocida, professore di Storia della Medicina presso l’Università dell’Insubria di Varese, e Cristina Miedico, Direttore del Civico Museo Archeologico di Angera, ci racconteranno la storia della ricerca scientifica, i risultati di recenti indagini, e la tradizione popolare legata alla grotta di Angera.

Il 6 Novembre il Museo Archeologico di Angera celebra la giornata in onore di Khaled al Asaad, archeologo e direttore del sito archeologico di Palmira, trucidato il 18 Agosto 2015 mentre tentava di salvare il Patrimonio dell’Umanità dalla distruzione dei terroristi dell’Isis. Al Asaad è onorato nei Giardini dei Giusti di tutto il mondo, dedicati a ricordare coloro che hanno scelto di difendere la dignità e i diritti dell’Uomo anche a rischio della loro stessa vita. Lo scorso 15 Luglio la direttrice del Museo, Cristina Miedico, ha inaugurato la stele dedicata a Khaled al Asaad al Giardino dei Giusti di Tunisi, il primo realizzato in terra islamica.

In onore dell’archeologo siriano prosegue il ciclo di conferenze Gli Dei degli ‘altri’. Culti non latini nella lombardia antica e il 6 Novembre alle 17.30 la dott.ssa Anna Maria Fedeli terrà una conferenza dal titolo I CULTI ORIENTALI INVADONO L’IMPERO. La diffusione di mitraismo e cristianesimo a Milano e in Lombardia.  Verranno raccontate le prime fasi della diffusione del culto cristiano, mettendo anche in luce l’iniziale timore e rifiuto che questo suscitava presso i pagani occidentali.

Il legame tra Verbano e Medio Oriente nel mondo antico è testimoniato, ad Angera, oltre che dalle attestazioni del culto di Mitra, da una lastra funeraria in marmo che rivela che il primo cittadino cristiano sepolto ad Angera di cui conosciamo il nome era benestante, riposava in pace sotto il pavimento dell’attuale chiesa parrocchiale, si chiamava Maraotes ed era nato 1500 anni or sono vicino ad Apamea. Il primo cristiano angerese era quindi siriano, a riprova che la migrazione umana è sempre esistita, ed è iniziata decine, centinaia di migliaia di anni or sono, insieme al cammino dell’Uomo, naturalmente spinto a cercare condizioni di vita migliori!

Alla fine della conferenza incontreremo un rappresentante della Gariwo.

La sala conferenze del Museo Archeologico si trova in Via Marconi 2, Angera.

Pubblicato il 14 Ottobre 2016
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