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Tutto ebbe inizio nella Tana del Lupo

Il piccolo Museo, nel cuore del paese, conserva reperti antichissimi capaci di raccontare una storia secolare e affascinante

Il Museo Archeologico di Angera sorge nel cuore del paese. Due ambienti aperti negli anni ‘80 grazie all’impegno della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia, del Comune e dell’Associazione Storica Archeologica Mario Bertolone. Le vetrine della collezione permanente conservano importanti reperti trovati durante gli scavi nel territorio angerese,  che raccontano una storia antichissima.

Il Museo dal 2010 è gestito dalla Società Cooperativa Archeologica che, grazie al lavoro della conservatrice Cristina Miedico, tiene viva l’attività con studi e ricerche, conferenze e nuovi restauri, visite guidate plurilingue e laboratori per bambini.

La collezione – I reperti più antichi che aprono il percorso espositivo sono quelli ritrovati nella cosiddetta “Tana de lupo” che risalgono al Paleolitico superiore e ad oggi sono le attestazioni più antiche della presenza umana ritrovate nella provincia di Varese. Gli insediamenti risultavano arretrati rispetto alle attuali sponde del lago poiché lo specchio d’acqua era più grande. Punte di lancia, frammenti di vasi raccontano il cambiamento delle abitudini delle popolazioni locali, che da nomadi diventano stanziali dopo la scoperta dell’agricoltura. 
Ancora oggi ovunque si scavi ad Angera è facile trovare nuovi reperti archeologici. È quello che è successo nell’area del Cimitero durante i lavori di ampliamento che nel 2004 hanno dato alla luce un vaso a fruttiera del periodo neolitico.

Il percorso cronologico si interrompe nell’Età del Bronzo e del Ferro perché non sono state ancora rinvenuti ad Angera reperti significativi che consentano di localizzare l’abitato in tale periodo; per conoscere la Cultura di Golasecca che ha dominato il territorio tra il decimo e il quinto secolo prima di Cristo, si suggerisce una visita al Museo Archeologico di Sesto Calende. La storia angerese riprende, nella seconda sala, grazie ai rinvenimenti di ceramica prodotta dai celti Insubri intorno al II secolo avanti Cristo. Nello stesso periodo ebbe inizio la romanizzazione delle popolazioni locali; i Romani, infatti, scelsero Angera poiché sorgeva in un punto particolarmente favorevole agli scambi commerciali; il villaggio si trovava infatti all’incrocio tra il percorso acquatico navigabile Po-Ticino-Verbano e la strada carrabile Mediolanus-Verbanus che poteva approfittare anche, più a Sud, del corso dell’Olona. Gli scambi commerciali sono testimoniati, ad esempio dal ritrovamento di reperti siriani, insieme a ceramiche prodotte nel sud della Francia e vetri blu provenienti da Aquileia. La natura commerciale e multietnica dell’antica Angera è testimoniata anche dalla presenza di culti diversi come quelli di Iside, di Mitra, delle Matrone Celtiche accanto al politeismo romano.

La necropoli romana, che si trovava sotto l’attuale cimitero, ha restituito moltissimi reperti, tra cui monete, porta profumi, gioielli in ferro e vetro, vasellame e decorazioni funerarie; solo una parte dei corredi rinvenuti sono esposti in Museo. Il Portico del Museo ospita infine il Lapidario inaugurato nel 2012 dove sono collocati importanti reperti epigrafici e scultorei.

Il Museo – La vita di un piccolo museo archeologico non è facile: difficoltà nel recupero dei finanziamenti necessari alla conservazione e valorizzazione del patrimonio e nel coinvolgimento del pubblico, affliggono musei ben più grandi, e risultano amplificate per realtà più piccole, ma grazie ad un importante lavoro con le scuole locali, sostenuto dal Comune e da Regione Lombardia, si lavora molto con i piccoli visitatori, che diventano essi stessi i migliori promotori del Museo e difensori del patrimonio storico artistico locale.

Spesso inoltre al visitatore comune un piccolo pezzo di argilla può dire poco ma ad un esame più attento può raccontare molte storie antiche e affascinanti. Per questo il Museo promuove, in collaborazione con la Sovrintendenza, circa 6/8 conferenze all’anno in cui si approfondiscono vari temi legati ai diversi periodi storici; il Museo dei Bambini propone inoltre laboratori didattici, una domenica al mese, dedicati ai bambini dai 5 agli 11 anni.

Gli eventi – Il prossimo evento sarà in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio. Sabato 28 Settembre alle ore 15.00 un laboratorio didattico per bambini dai 5 ai 12 anni propone ScavaPuzzle, in cui i più piccoli scaveranno alla ricerca dei pezzi di un puzzle archeologico. La partecipazione è gratuita ma è necessaria la prenotazione.
Domenica 29 Settembre 2013 alle ore 17.30 presso la Sala Conferenze  del Museo vi sarà la presentazione della statua dalle fattezze femminili consegnata nel 1998 e a lungo conservata in un angolo buio del magazzino. Restaurata viene finalmente restituita al pubblico. 
Altri appuntamenti sono già in programma per il mese di ottobre con il ciclo di incontri “Prima che la storia abbia inizio” una conferenza Domenica 20  alle ore 17.30 e Domenica 27 ottobre alle ore 15.00 un laboratorio per bambini sulla narrazione orale.

 

Civico Museo Archeologico    
Via Marconi, 2 – Angera (VA)
Il Museo ospita reperti preistorici e di età romana rinvenuti nel territorio angerese.
Il Calendario delle attività in programma è disponibile sul sito www.comune.angera.it
La guida del Museo è scaricabile gratuitamente on-line dal sito www.simarch.org

Orario estivo > dal 15 Maggio al 14 Settembre
Giovedì: 10.00 – 13.00; Sabato e domenica: 14.30 – 18.30
Orario invernale > Dal 1 Febbraio al 14 Maggio e dal 15 Settembre al 20 Dicembre
Mercoledì e giovedì: 10.00 – 13.00; Domenica: 14.30 – 18.30
Ingresso gratuito
Visite guidate gratuite su prenotazione per singoli e gruppi (massimo 25 persone)

PER INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI
Conservatrice: Dott.ssa Cristina Miedico
tel. 320.4653416
museoarcheologicodiangera@gmail.com
http://www.comune.angera.it, www.simarch.org

Pubblicato il 20 Settembre 2013
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