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Pellicini presenta la sua Luino fuori catalogo

Il comico e scrittore luinese a Palazzo Verbania per il suo nuovo libro "Lui no, è fuori catalogo", una divertente raccolta di storie della fenomenologia umana che bazzica la città del lago Maggiore

Il “Rambo” aspetta sul ciglio della strada l’ignaro automobilista che esce dalla città e affronta i tornanti che portano a Montegrino, vestito con una mimetica e armato di un bastone-fucile è pronto a sferrare il suo assalto, la lattaia della piazza decide un giorno di abbandonare la sua vita casa bottega per seguire la sua fede calcistica in trasferta a Varsavia, segnalata a “Chi l’ha visto?” e con il ricordo di quell’ evasione in una foto, appesa in negozio, che la raffigura nel cuore della tifoseria… Queste e molte altre storie di vita e di vite sono narrate nel libro “ Lui no, è fuori catalogo” presentato sabato 3 dicembre presso la sala conferenze del Palazzo Verbania di Luino, un grazioso quadretto letterario che tratta delle vicende di individui folli, impulsivi ma anche leggendari come il Gino di Voldomino che con la sua bicicletta ha toccato i confini continentali, si è addentrato nel profondo est ed è arrivato fino al circolo polare artico, sposando, oltre al compimento di imprese straordinarie, anche la causa della beneficenza. 

L’autore, Francesco Pellicini, attore di teatro, cabaret e scrittore, ha parlato di tutto questo dividendo il suo libro in tre parti, la prima è dedicata ai folli, di natura e di condizione che si trovano quotidianamente ad interagire con il mondo razionale, i protagonisti della seconda parte, invece, sono i così detti “personaggi della zona”, che per idee o per azioni escono fuori dal comune sentire ed agire diventando vere e proprie icone dell’alto Verbano, la terza ed ultima parte è dedicata a chi ha incanalato la propria dote o follia nell’arte e nella cultura lasciando un segno importantissimo anche al di là del territorio luinese, basterà citare Chiara e Sereni tra gli scrittori e poeti, ma anche musicisti, pittori e filosofi dai natali e dalla vita luinese e citati a fine libro. La prefazione al divertente e profondo racconto è stata scritta dal poliedrico Francesco Salvi (ben inseribile nella terza categoria citata sopra) e letta alla platea dal fratello Alfredo.

L’autore ha parlato inoltre del suo racconto attraverso le domande di Davide Boldrini, direttore dell’Eco del Varesotto, intervallando momenti di comicità ad altri in cui ha descritto come è stata concepita l’opera: “un libro scritto di getto” ha detto alla sala gremita per l’occasione, “racconti di personalità speciali che sentivo il bisogno di presentare” le cui esistenze “fuori catalogo” racchiudono una grandissima forza poetica ed espressiva, storie di vita vera che non hanno bisogno di essere romanzate perché talmente fuori dal comune che risultano essere già romanzo in se; queste vicende creano un racconto poetico, romantico e sognante come il loro stesso sfondo fatto di montagne innevate, di placidità lacustre e di strade nebbiose che portano verso il confine. In attesa di una lettura personale ed un viaggio tra i matti, i tenaci e gli artisti dei mie luoghi, ricordo che il libro verrà ancora presentato a Porto Valtravaglia presso il Salone Colombo il giorno 10 dicembre ore 21 e, alla stessa ora, il 16 dicembre al Teatro di Leggiuno.

Pubblicato il 05 Dicembre 2011
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