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Il ritorno degli avvoltoi nell’Ossola: gli ultimi avvistamenti confermano l’aumento dei gipeti

Vedere un gipeto (o un grifone) nei cieli dell'Alto Piemonte era fino ad alcuni anni fa un evento rarissimo. L'attività di osservazione di questi grandi rapaci ha permesso di monitorare e documentare il loro ritorno e di ricordare il fondamentale ruolo che rivestono per gli ambienti dell'arco alpino

gipeto 18 dicembre 2023. Foto di Bruna Molinari

Fino a pochi anni fa, riuscire a vedere un gipeto nei cieli ossolani e di molte località delle Alpi, era un evento assai raro.  Caratterizzato da un lungo becco e un’apertura alare che può arrivare quasi ai tre metri, questo rapace (Gypaetus barbatus) è l’avvoltoio più grande d’Europa. Nell’ultimo periodo sono stati documentati diversi avvistamenti che segnano il ritorno di questo uccello nella zona, considerato per alcuni anni addirittura estinto. In Ossola e in Val Grande è ormai ampiamente documentato il ritorno di rapaci della famiglia degli avvoltoi, come appunto il gipeto ma anche il grifone. Immagine di copertina: 18 dicembre 2023. Foto di Bruna Molinari. Adulto imperfetto osservato in val Bognanco. 

82 avvistamenti nel 2023

Secondo i dati dell’ente di gestione delle Aree Protette dell’Ossola anche nel secondo semestre del 2023 è stato confermato l’incremento di osservazioni già rilevato da gennaio a giugno. Il 55% delle segnalazioni raccolte nel corso del 2023 sono state documentate con foto o video. La maggior parte ha riguardato singoli individui di gipeto e solo in 10 casi sono stati osservati 2 individui. 17 avvistamenti hanno riguardato individui adulti. Nel secondo semestre 2023 almeno 3 gipeti dotati di trasmettitore hanno frequentato le valli occidentali dell’Ossola, si è trattato di Fredueli, BelArosa e Luzerna. Sono state raccolte 43 segnalazioni di gipeto, che hanno portato il totale per il 2023 a 82 segnalazioni, più del doppio rispetto ai due anni precedenti. Durante lo IOD, 11 operatori hanno occupato 9 postazioni in alta val Formazza, Antigorio, alpi Veglia e Devero e Antrona. La giornata è stata particolarmente fortunata per i nostri standard… sono infatti state effettuate 7 osservazioni relative a due adulti, un 3 cy, un 2 cy, due giovani/immaturi ed un individuo completamente indeterminato. (Scarica l’intero rapporto qui)

La foto spettacolare che ritrae un’aquila reale e un gipeto

Foto e video permettono di documentare al meglio il ritorno di animali come ill gipeto sulle Alpi e, in questo caso nel territorio della Val Grande. Nel corso di un’osservazione di questi eseplari, nell’inverno del 2021, è stata scattata questa fotografia che ritrae una maestosa aquila reale e un gipeto nei cieli di Premosello. L’osservazione era stata condotta dalla pattuglia della Stazione Carabinieri Parco di Premosello, composta da Stefano Basalini (autore della foto) e Marzuolo Ennio, che ha osservato e fotografato all’Alpe I Curt un giovane esemplare di gipetoraro avvoltoio dalle grandi dimensioni, insieme a un’aquila reale. Leggi l’articolo

Gipeto - Aquila Reale - ph. Stefano Basalini

Gipeto e Grifone, gli avvoltoi nei cieli dell’Ossola

Il grifone è il classico avvoltoio con la testa ed il collo senza piume, con un’apertura alare di dimensioni simili a quella del gipeto (poco meno di 3 metri). Lo si vede nidificare in colonie, oppure in gruppi numerosi. Alcuni avvistamenti di questo rapace sono stati segnalati nell’area dell’Alpe Veglia e Devero e dell’Alta Valle Antrona. A differenza del gipeto, che si nutre soprattutto di ossa e cartilagini, il grifone si nutre di carne e  tessuti molli. Oltre ad essere splendidi esemplari, questi rapaci rivestono un ruolo molto importante nella catena alimentare e aiutano a mantenere sano l’ecosistema alpino.

I grifoni ritornano nei cieli dell’Ossola

Dal grifone alla lince: quegli avvistamenti eccezionali

Avvistare un animale selvatico è sempre un’emozione. Ancor di più lo è quando si tratta di animali rari o rarissimi per quel territorio: nell’ambito delle attività di monitoraggio del lupo nell’Alto Piemonte, è è stata accertata anche la presenza di alcune linci, con buona probabilità soltanto “di passaggio” nei territori della valle Antigorio e del Cusio. La presenza di questo felino è stata osservata soprattutto nelle zone dell’Alto Piemonte  a ridosso del confine svizzero. La mancanza di indizi di riproduzione lascia comunque supporre che si tratti di presenze riferibili ad individui in dispersione provenienti dalla popolazione svizzera.

Dal monitoraggio del lupo nell’Ossola “spunta” anche la lince

Maria Carla Cebrelli
mariacarla.cebrelli@varesenews.it
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Pubblicato il 15 Febbraio 2024
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