Quantcast

Un quadro di Klimt tra i Presepi sull’acqua di Crodo

A realizzarlo la giovane artista di Cravegna Martina Forni, che di recente aveva già abbellito con una sua creazione una casa della piccola frazione

Come nasce il Presepe sull'acqua di Cravegna

Ogni anno le fontane e i lavatoi di Crodo e di tutte le sue frazioni si illuminano grazie allo spettacolo di decine di presepi. Dietro ognuna delle creazioni però si nasconde un artista, una storia, vicende, idee e sensibilità diverse. Ed è proprio una di queste storie che il lettore Matteo Antonio Rubino racconta nella sua lettera. La storia di una giovane artista di Cravegna e del suo lavoro che ha reso speciale una fontana tanto cara alla piccola comunità del paese.

Galleria fotografica

Come nasce il Presepe sull'acqua di Cravegna 4 di 19

Oggi voglio raccontarvi una storia legata alla manifestazione Presepi sull’acqua di Crodo, che quest’anno – dopo la pausa dovuta alla pandemia – torna ad abbellire Crodo e tutte le sue frazioni. È la storia di un presepe, ma anche la storia di un’artista, di una famiglia, di un’amicizia e, in fondo, anche quella di una comunità. Non è la storia di un presepe “più bello degli altri”, perché ogni presepe di questa manifestazione è meraviglioso e merita di per sé di essere visitato, fotografato e apprezzato, perché racchiude l’impegno, la creatività e l’arte di chi vi si è dedicato con tanta passione, per lungo tempo. Questa è una storia semplice e, insieme, straordinaria. Il presepe di cui vi parlerò non è quello a cui collaboro io, ma il presepe che ha curato una cara amica, con la sua famiglia e gli amici che da sempre hanno a cuore una particolare fontana di Cravegna. Quest’anno, se possibile, il presepe realizzato su di essa è ancora più bello del solito, ma lo vedrete con i vostri occhi, visitando la manifestazione e cercando l’opera tra le numerose che rendono la valle Antigorio così speciale nel periodo natalizio.

Come nasce il Presepe sull'acqua di Cravegna

Il presepe di cui vi racconto è speciale perché è il frutto del talento artistico di una pittrice locale: Martina Forni, che già molti di voi conosceranno perché ha abbellito una delle case della frazione con un dipinto affisso sulla facciata tanto bello da meritare l’attenzione della cronaca locale. Martina, con la sua “squadra”, quest’anno ha creato un presepe che rende uno dei quadri di Gustav Klimt una natività davvero straordinaria. Guardandolo, ci si chiede quale altra natura potrebbe avere quel tenero abbraccio, se non proprio l’abbraccio che racchiude un’amore familiare, profondo, tenero e genuino. La sua opera si estende al di fuori della figura principale, realizzata su un pannello sagomato, rendendo lo stile particolarissimo di Klimt capace di fuoriuscire dal dipinto, divenendo decorazione e ambientazione, atmosfera e cornice di un quadro dentro il quale lo spettatore si trova immerso, potendo vivere l’emozione dell’opera, come se ne fosse parte.

Fin qui, tutta l’eccezionalità dell’opera di un’artista che sta affermandosi come pittrice anche in gallerie – che già la espongono e ne riconoscono il talento – ma non è ancora questo il fulcro della storia.

Già, perché un presepe come questo richiede impegno, dedizione, lavoro e sacrificio per ore, giorni, settimane. Gli abitanti di Crodo e della valle, di tutte le frazioni che si dedicano a questa manifestazione, infatti, ogni anno rinnovano la bellezza della stessa e la sua capacità di attrarre e affascinare decine di migliaia di spettatori-visitatori, creando per ogni Natale opere nuove ed originali. Per farlo, il visitatore deve sapere che vi dedicano impegno e tempo, pazienza e inventiva, con generosità e originalità. Questo presepe – ma in fondo, tutti i presepi di questa splendida manifestazione – è nato dapprima come progetto, poi come lavorazione artigianale, quindi, come realizzazione pronta per gli occhi di grandi e piccini che faranno il tour delle installazioni. Giorni di lavoro tra falegnameria, pittura, collaborazione di tutte le persone della famiglia e oltre, giorni al freddo dell’autunno a prendere misure, creare e tagliare ripiani, strutture, decorazioni. Ore di vera dedizione che non trovano in null’altro che nella passione il motivo. Quando ammireremo questo splendido presepe – nel quale i quadratini decorativi, tutti realizzati e dipinti a mano sono più di mille! e quando guarderemo tutti gli altri presepi della manifestazione, dovremo spingere lo sguardo più dentro, più profondamente, oltre, la straordinaria bellezza estetica: dovremo guardare dentro alla passione di una comunità, alla sua accoglienza, alla suo spirito magico come la magia del Natale. In valle Antigorio – per tutte le settimane della manifestazione – l’atmosfera magica del percorso tra i presepi delizierà le famiglie e i visitatori che cercano un Natale tradizionale, originale e – insieme – antico, pieno di significato, lontano dalla superficialità del consumismo della corsa tra i negozi. Presepi sull’acqua è questo e molto altro. Il presepe di Martina è uno dei tanti, ma qui, con queste fotografie, possiamo addentrarci in una storia che – ai più, altrimenti – resterebbe sconosciuta: una storia di creatività, impegno, lavoro, orgoglio, gioia e realizzazione.

A presto, a Presepi sull’acqua: venite ad ammirarlo!

Matteo A. Rubino

di
Pubblicato il 01 Dicembre 2022
Leggi i commenti

Galleria fotografica

Come nasce il Presepe sull'acqua di Cravegna 4 di 19

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore