Inseguimento nella notte tra Cocquio Trevisago e Besozzo: arrestato 31enne dopo una fuga rocambolesca
Nella fuga danneggiate diverse auto. L’uomo è stato condotto al carcere di Varese a disposizione dell’Autorità giudiziaria, mentre le indagini proseguono per individuare i complici e ricostruire l’origine dei beni trovati
Serata movimentata quella dello scorso 24 ottobre fra Cocquio Trevisago e Besozzo: un inseguimento ad alta velocità tra i carabinieri e un’auto sospetta si è concluso con l’arresto di un uomo di 31 anni, di origini albanesi.
Tutto è iniziato dopo una serie di segnalazioni al numero unico d’emergenza 112 per furti in abitazione avvenuti in diversi comuni del Varesotto. Gli operatori della Centrale Operativa dei carabinieri di Varese, intuendo la possibile rotta di fuga dei responsabili, hanno subito disposto il posizionamento strategico delle pattuglie sul territorio.
Poco dopo, una Volkswagen Golf con targa elvetica è stata intercettata nei pressi della rotatoria tra via Milano e la SP1, nel comune di Cocquio Trevisago. Alla vista dei militari, il conducente ha tentato di sottrarsi al controllo accelerando bruscamente, dando il via a una fuga pericolosa tra manovre azzardate, sorpassi vietati e persino l’inversione di marcia in una rotatoria.
L’inseguimento si è concluso a Besozzo, lungo la SS629, quando il veicolo in fuga, dopo aver urtato alcune auto in coda al semaforo e perso uno pneumatico, ha terminato la corsa contro un’auto parcheggiata. Il conducente ha tentato di scappare a piedi, ma è stato raggiunto e bloccato dai Carabinieri, mentre almeno un complice è riuscito a far perdere le proprie tracce.
All’interno dell’auto, risultata provento di appropriazione indebita in Svizzera, sono stati rinvenuti attrezzi da scasso, ricetrasmittenti, cellulari, contanti e refurtiva varia, tutto sottoposto a sequestro.
Il successivo controllo nell’abitazione dell’arrestato ha portato al ritrovamento di gioielli, orologi e due pistole, probabilmente frutto di altri furti. Tutto il materiale è stato sequestrato per ulteriori verifiche.
L’uomo è stato condotto al carcere di Varese a disposizione dell’Autorità giudiziaria, mentre le indagini proseguono per individuare i complici e ricostruire l’origine dei beni trovati.









