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Il nuovo asilo nido di Sesto Calende costerà 3,7 milioni. “Non perderemo i fondi del pnrr”

Il vicesindaco Circosta fa chiarezza sui costi lievitati e sui fondi necessari per completare l’opera entro il 2025 così da non perdere le risorse PNRR. "Collaudo nel 2026"

Asilo Nido Sesto Calende - render

Il cantiere del nuovo asilo nido di Sesto Calende non è fermo, i lavori termineranno regolarmente entro la fine dell’anno, con il collaudo previsto per giugno 2026. (Nella foto copertina uno dei render)

A rassicurare i cittadini sestesi è il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Giorgio Circosta.

Sul nuovo asilo di Sesto Calende nella zona dell’Abbazia si era molto discusso già a gennaio, quando Circosta comunicò che per il completamento dell’opera approvata dalla precedente giunta mancava circa un milione di euro.

Quando, infatti, con il cambio di amministrazione, il vicesindaco in carica da giugno 2024 ha redatto il bilancio 2025-27 si è trovato di fronte a una serie di criticità economiche, come confermato da una relazione dell’ufficio tecnico.

Il nodo delle risorse mancanti

«Una parte dell’opera non risultava finanziata – commenta Circosta -. Sin dal novembre 2023, al momento dell’appalto, si prevedeva un eventuale secondo lotto da finanziare con risorse non ancora definite» spiega con riferimento alla determina 1323 del 2023. «Oggi l’amministrazione si trova nella responsabilità di finanziare la spesa per consegnare alla città un’opera completa e pienamente funzionale, e per evitare le conseguenze previste dal pnrr per gli enti che non rispettano la scadenza dei lavori, fissata al 31 dicembre 2025».

«Inizialmente il finanziamento per l’intervento prevedeva un contributo pnrr pari a 2 milioni e 214 mila euro, integrato da un mutuo da 479 mila euro, per un totale di 2,69 milioni».  Il progetto era stato approvato dalla precedente giunta di centrodestra (Lega della Libertà) nel marzo 2023, con la posa della prima pietra nel marzo 2024 e la chiusura del cantiere prevista per la fine del 2025, termine vincolante per l’ottenimento dei fondi pnrr.

La determina del 2023 «non ha visto alcun seguito negli atti di programmazione finanziaria del bilancio 2024-2026. Si tratta di una mancanza di previsione inspiegabile, di cui avevamo dato tempestiva comunicazione a gennaio, e che comporta la necessità di allineare le previsioni di spesa al costo effettivo dell’opera».

Quanto costerà davvero l’asilo nido

L’importo del disallineamento – certificato da una perizia di variante fatta lo scorso luglio dal direttore dei lavori per un valore – è pari a 650mila euro, «indispensabili per completare l’opera e che saranno reperiti con l’accensione di nuovo mutuo. Il costo complessivo del solo edificio è dunque di 3 milioni e 343 mila euro».

Questa è però la cifra del solo edificio, a cui mancano ancora i costi per gli arredi (80mila), la cucina (50mila) e i parcheggi (270mila), elementi senza i quali la struttura del nuovo asilo nido non potrà effettivamente diventare pienamente operativa. In questo caso la somma tra cucina, parcheggi e arredi è di altri 400mila euro, per un complessivo di 3,7 milioni di euro. 

Secondo l’amministrazione, a questa somma non sono a loro volta stati  inclusi i costi per la progettazione e la realizzazione delle aree verdi, elementi che saranno affrontati in una fase successiva, non essendo strettamente richiesti entro la scadenza indicata dal pnrr.

Rispetto agli iniziali 2,7 milioni di euro, le “nuove” risorse che l’amministrazione dovrà reperire per completare l’opera e renderla pienamente funzionale ammontano così a «un milione e 50mila euro: oltre un quarto del costo complessivo dell’intervento» conclude Circosta. Una discrepanza che  non è del tutto veritiera secondo la giunta Buzzi, quella che diede impulso al progetto.

Mutui e fondi GSE per coprire la spesa

Le risorse a cui l’amministrazione comunale può accedere per colmare la differenza sono – sostanzialmente – due: un mutuo da 650mila per il completamento dell’edificio (secondo lotto) e i fondi del Conto Termico GSE, generati dalla riqualificazione energetica dello stesso nuovo asilo e della Nuova Marna. La somma complessiva dei contributi GSE previsti a Sesto si attesta a circa 700mila euro, di cui 470mila euro “provenienti” dalla Nuova Marna e altri 300 dallo stesso asilo nido.

Il contributo di 470mila legato alla Marna ha già una destinazione definita (foto sotto). A disposizione rimangono “solo” 100mila euro, con cui l’amministrazione comunale intende coprire parzialmente il costo del parcheggio da 270mila euro.

Discorso analogo va fatto, secondo l’amministrazione, per i fondi GSE legati all’asilo: dei 300mila euro previsti 50mila andranno a coprire i costi della cucina, altri 80mila i nuovi arredi e i restanti 170mila per la parte residua del parcheggio.

«I fondi GSE vengono assegnati al Comune solo al termine dei lavori dopo un complesso iter e ancora non sono stati incassati. Per questo motivo è prudente  destinarli a un intervento non immediato come il parcheggio, spazio non necessario per l’apertura dell’asilo, pur rappresentando un’opera importante sotto il profilo della sicurezza e dell’accessibilità».

Le osservazioni della precedente giunta

In realtà, i fondi GSE erano stati previsti anche dalla giunta Buzzi, come lo stesso primo cittadino disse lo scorso gennaio, quando per la prima volta si parlò del disallineamento da un milione di euro.

In una lettera aperta alla cittadinanza, il primo e finora unico intervento di Buzzi dopo aver terminato l’incarico con la fascia tricolore, l’ex sindaco spiegava come mai i fondi non erano stati formalizzati in atti administrative: «Fino a quando non si perfeziona la procedura e l’assenso da parte di GSE – scriveva Buzzi – questi soldi non si potevano e non si possono contabilizzare ufficialmente come entrate. E fino a quando non viene prodotta una eventuale e formale “perizia di variante” sui lavori per i costi aggiuntivi del Nido non si può sapere con certezza e formalmente quanto è necessario impegnare».

Marco Tresca
marco.cippio.tresca@gmail.com
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Pubblicato il 02 Settembre 2025
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