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Il gruppo “No alla grande Malpensa” richiede “Blocco dei voli notturni e zero consumo suolo”

Dopo l'incontro organizzato dal Cor2 a Taino, il gruppo territoriale ha protocollato un documento in cui vengono presente richieste e analizzati i dati esposti da Arpa e dall'amministrazione comunale

Gruppo Territoriale No Grande Malpensa

Blocco dei voli notturni come a Francoforte o all’aeroporto di Schiphol ad Amsterdam, consumo di suolo pari a zero, l’istituzione dell’osservatorio ambientale e il piano esecutivo d’area di Malpensa, ovvero una sorta di «super-piano regolatore al momento assente all’appello». Sono queste le principali richieste che il Gruppo Territoriale No alla Grande Malpensa ha protocollato ieri mattina, giovedì 6 marzo, nel municipio di Angera, ente capofila del COR2 (Coordinamento dei Comuni di seconda fascia).

In risposta all’incontro di febbraio organizzato dal COR2 al Teatro dell’Olmo incentrato sul rumore di Malpensa, il Gruppo Territoriale – attivo sul territorio da decenni e che tra i suoi esponenti conta il Oreste Zanatto, Maurizio Vergerio, Anna Armenio e Daniele Porrini – ha redatto un documento analitico nei confronti dei dati esposti da Arpa e commentati dalle amministrazioni locali durante la serata tainese inerente alla sperimentazione delle nuove rotte dell’aeroporto.

«Non chiediamo soltanto la tutela dell’ambiente e della popolazione ma anche che venga stabilita una misura per il raggiungimento di un equilibrio con l’attività aeroportuale, l’attività, ribadiamo, non il suo sviluppo» ha sottolineato il Gruppo territoriale fuori dal municipio sul Comune del Lago Maggiore (nella foto, ndr) dove sono state fatte pervenire le richieste. «Nel nostro simbolo emerge il nostro No alla Grande Malpensa – aggiungono poi – ma questo gruppo territoriale non vuole dire di no a tutto, al contrario, è pieno di Sì, come la tutela dei diritti e la tutela del lavoro».

«L’incontro promosso dal Cor2 ha trattato il problema del rumore collegato alla sperimentazione delle nuove rotte, alla tutela della salute e dell’ambiente» si legge invece nel documento protocollato, che si è focalizzato anche sulla famosa tassa sul rumore Iresa («una vecchia storia che ogni tanto viene ripescata e che comunque non ha finalità di disinquinamento acustico»), ha ribadito come «la monetizzazione della salute non può essere applicata in quanto la nostra costituzione Costituzione (articoli 9 e 32) ne prevedono la tutela».

Nello specifico delle sperimentazione delle rotte il Gruppo ha infine evidenziato il «peggioramento acustico correlato all’incremento di movimenti aerei». L’accento passa poi su alcune criticità, come «la difficoltà delle amministrazioni, soprattutto quelle di quelle presenti nella commissione aeroportuale nell’affrontare le problematiche legate alla presenza dell’aeroporto sul nostro territorio, fortemente antropizzato». Motivo per cui è «opportuno che gli amministratori siano affiancati da una figura professionale che possa metterli nelle condizioni di valutare ponderatamente ogni situazione che occorre affrontare e che consenta loro di decidere in modo indipendente».

No grande Malpensa

Pubblicato il 07 Marzo 2025
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