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La nomina di Giorgio Tosi come assessore esterno è legittima: “l’errore è nello statuto di Angera”

A porre i dubbi l'interrogazione di Angera per tutti. Il parere del ministero dell'interno e la costituzione danno torto allo statuto angerese, che impedirebbe ai consiglieri non eletti di rivestire la carica di assessore

Giorgio Tosi

Se secondo lo statuto di Angera un candidato non eletto non può essere nominato assessore esterno, come può allora Giorgio Tosi avere la delega al bilancio e ai tributi? Perché la norma in questione andrebbe a scontrarsi con il dettato costituzionale.

Con l’interpellanza della lista di opposizione Angera per tutti, protocollata lunedì 12 giugno e postata poco dopo sulle pagine social della gruppo civico, la prima interrogazione consiliare nella città lacustre riguarda la formazione della giunta in forza dopo le elezioni che hanno portato Marcella Androni a essere eletta sindaca e a comporre il nuovo organo esecutivo formato dalla lista Allea (Manica vicesindaco, Simona Piscia, Giacomo Baranzini e lo stesso Tosi).

Proprio all’interno della nuova giunta, insediatasi lo scorso 30 maggio, figura appunto, come assessore esterno, anche il 70enne consulente amministrativo rimasto tuttavia escluso – non eletto – dagli 8 seggi  “conquistati” della maggioranza tra i banchi del consiglio comunale secondo il meccanismo delle preferenze (14 per Tosi) ricevute il giorno delle elezioni.

La delega, come sottolineato dal gruppo di Antonio Campagnuolo, sarebbe così in contrasto con il regolamento cittadino risalente al 2003 e modificato l’ultima volta nel 2012, che recita al comma 5 dell’articolo 32: «Gli assessori non consiglieri comunali, debbono possedere tutti i requisiti di eleggibilità e di compatibilità previsti per i consiglieri, oltreché non essere candidati alle elezioni amministrative comunali precedenti la nomina ad assessore».

Ciononostante, il neoeletto sindaco Marcella Androni non ha avuto nessun tipo di impedimento nel designare Tosi in qualità di assessore esterno, tant’è che il segretario comunale non ha ravvisato motivi di incompatibilità nel giorno del giuramento della nuova prima cittadina, né in quelli antecedenti.

Questo perché, come indicato dal sindaco e come si può leggere nei Pareri presenti sul sito istituzionale del Ministero dell’Interno (in data 10 novembre 2016 – dipartimento per gli affari interni e territoriali), una «prescrizione contenuta nello statuto che impedisce ai candidati non eletti di assumere l’incarico di assessore all’interno della Giunta» andrebbe a «incidere sui diritti delle persone», oltre a «porsi in contrasto con la Costituzione all’art. 117, comma 2, lett. p)» – ovvero l’articolo riguardante la potestà legislativa.

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Pubblicato il 12 Giugno 2023
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