L’ordinanza di Luino sui locali? “Probizionismo della sinistra musona”
La lettera di Alessandro Franzetti che critica aspramente la decisione del Comune di Luino che limita i decibel nei locali oltre le 22.30: "Vogliono trasformare la nostra città in un triste e buio dormitorio per anziani? I nostri giovani hanno diritto a divertirsi in maniera sana"
«Non condivido né il contenuto né la tempistica dell’ordinanza restrittiva del Comune di Luino sull’emissione dei decibel nei locali dopo un determinato orario per garantire la quiete pubblica», commenta Alessandro Franzetti, ai tempi presidente del Consiglio comunale del paese sul Lago Maggiore.
Il contenuto dell’ordinanza
L’ordinanza del Comune di Luino risale a martedì 16 agosto e vieta agli esercizi pubblici, sia all’interno che all’esterno, l’intrattenimento musicale deve “essere limitata” a partire dalle 22.30: nella delibera si legge che “il livello sonoro e anche dei clienti non deve essere tale da consentire a due persone poste a due metri di distanza di potersi sentire normalmente”.
Anche le attività teatrali e di spettacolo devono tenere presente tale accortezza, svolgendosi “senza superare i limiti massimi di esposizione al rumore previsti dalla normativa vigente in materia di inquinamento acustico e dal piano di zonizzazione acustica del territorio comunale”. Nelle attività di spettacolo rientrano naturalmente piano bar, concerti musicali, disk-jockey, karaoke e musica di impianto hi-fi.
L’intrattenimento musicale e di spettacolo è consentito fino alle 24.
In caso di violazione delle norme, Polizia Locale e le forze dell’ordine potranno”far sospendere immediatamente la manifestazione e, nel caso “proseguano rumori derivanti dai clienti, fare chiudere l’attività”.
“Proibizionismo della sinistra musona”
«I gestori degli esercizi pubblici dopo due anni di incassi ridotti a causa della pandemia finalmente stavano riprendendo a incassare in questa bellissima estate.
E ora alcuni dei loro clienti potrebbero dire “a questo punto il drink lo bevo dove posso ascoltare la musica in pace tutta la notte e non spendo più i miei soldi a Luino”», commenta Franzetti, che parla di «solito proibizionismo della sinistra musona» che governa a Luino e che secondo lui sarà la causa delle riduzioni degli introiti «per i nostri locali nel periodo in cui potrebbero incassare di più».
«Ma il sindaco e la sua giunta arcobaleno vivono a Luino o dove? Vogliono trasformare la nostra città in un triste e buio dormitorio per anziani? I nostri giovani hanno diritto a divertirsi in maniera sana a Luino e non dover andare lontano rischiando multe e incidenti stradali».
E conclude con un paragone con l’ex giunta Pellicini: «Quando governava la giunta Pellicini le attività commerciali erano aiutate e non vincolate a ordinanze fatte per accontentare i soliti musoni che non vogliono che la gente si diverta. Noi alla Luino del proibizionismo e del buio preferiamo la Luino “da bere” sotto lampioni funzionanti».
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