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Il lungolago di Colmegna ha il nome di Guido Petter: presto anche la primaria di Luino centro

Domenica 22 maggio alla presenza dei figli, Anna e Franco, è stata scoperta la targa commemorativa. In questa occasione la dirigente scolastica ha annunciato di voler intitolare a lui anche la primaria di Luino CAP

Generica 2020

Nell’undicesimo anniversario dalla scomparsa, domenica 22 maggio la città di Luino ha intitolato al professor Guido Petter, uno dei più importanti psicologi e accademici del Novecento italiano, il lungolago di Colmegna: luogo romantico e di grande impatto paesaggistico che si trova proprio di fronte alla sua casa natale.

Un’intitolazione tanto voluta, richiesta già nel 2016, da far commuovere i presenti, tra cui i figli Anna e Franco Petter.

Erano infatti molte persone presenti quel giorno, sotto un sole quasi estivo, per rendergli omaggio e scoprire la targa commemorativa.

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«Da Palazzo Verbania dove si è onorata la Costituzione Italiana con una bellissima Maratona, che ha visto la partecipazione di giovani e adulti impegnati nella lettura pubblica, a Colmegna, dove si è dedicato il lungolago al prof Guido Petter:  partigiano, professore universitario e protagonista della vita democratica del dopoguerra. I due avvenimenti – ha detto il sindaco Enrico Bianchi – sono legati da un solido e lungo filo ideale, un passaggio da testimonianza scritta a testimonianza di vita. La città di Luino doveva da tempo questo riconoscimento. Sono fiero di questa intitolazione e mi unisco insieme tutta la città in un grande abbraccio ai figli qui con noi e al ricordo di un grande uomo, un concittadino esemplare, all’indimenticato professore e scienziato».

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Solenne, commuovente e quasi silenzioso il momento in cui a più riprese i presenti hanno ricordato Petter: partigiano, accademico e fondatore della facoltà di Psicologia dell’Età Evolutiva all’università di Padova, ma anche uomo dotato di una grande modestia, integrità morale e intelligenza.

«Proprio qui, l’8 luglio del 1942 Guido Petter, allora quindicenne, si gettò in acqua per salvare un coetaneo. Questo gesto gli valse un riconoscimento al valor civile, di cui Petter però non amava parlare. – ha raccontato Emilio Rossi, presidente dell’Anpi Luino – Fu quello il momento in cui si evidenziarono le sue due più grandi qualità, che divennero le coordinate di riferimento della sua vita: la generosità e la modestia. Era un uomo semplice e la sua generosità si dimostrò anche quando a 17 anni si unì ai partigiani sui monti dell’Ossola per riconquistare la libertà, o quando nel 1966, già affermato docente universitario, combatté per recuperare il patrimonio artistico e librario della città di Firenze allora colpita dalla terribile esondazione dell’Arno. Era doveroso dedicargli questo lungolago, dove spesso tornava per le vacanze. Ogni anno il suo successo cresceva ma la sua persona non cambiò mai: parlava con tutti e si faceva chiamare semplicemente “Guido”».

Particolarmente sentiti anche gli interventi successivi: quello della presidente Anpi Varese Ester De Tomasi, del presidente dell’associazione Saltamartin Marco Lecchi, della presidente dell’associazione “Amici di Nzong” Gabriella Lecchi e dell’ex assessore alla Cultura Pier Marcello Castelli. Tutte persone che, in un modo o nell’altro, hanno contribuito al raggiungimento di questa importante intitolazione.

In questa occasione a prendere la parola sono stati anche Giovanni Petrotta, che ha annunciato la ripresa, e l’intenzione di estenderla a più persone, della biciclettata in ricordo di Petter, e la Dirigente Scolastica dell’Istituto Comprensivo “B.Luini”, Chiara Grazia Galazzetti, che ha dato un’importante anticipazione sul futuro della scuola elementare di Luino CAP (centro).

«Verrà dedicata anch’essa a Guido Petter. Stiamo organizzando qualcosa che abbia un riverbero a livello nazionale, coinvolgendo anche le università. Siamo ambiziosi, ma per noi è un onore poter dar lustro al professor Petter, luminare in campo pedagogico e psicologico».

Un momento davvero commuovente per la cittadina lacustre che ha visto negli occhi e nelle parole di Anna e Franco Petter tanta gratitudine, per la vicinanza e l’attenzione dimostrata verso il loro babbo.

A questa giornata, martedì 24 maggio è seguita, sempre in ricordo di Petter, una mattinata di studio a Palazzo Verbania. La sala era gremita di persone e per la prima volta ad aver catturato l’attenzione non è stato il panorama mozzafiato che spesso si scorce dalle finestre, ma la platea dei giovani presenti. 

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Giovani studenti che si sono fatti protagonisti nel ricordare Petter tramite le sue opere. In particolare gli studenti del Liceo Scientifico Vittorio Sereni ne hanno brillantemente sintetizzato alcune di psicologia e pedagogia, mentre quelli dell’ISIS “Città di Luino – Carlo Volontè” hanno fatto riferimento alla sua ampia produzione narrativa: spesso legata ad una sua pregressa esperienza giovanile come partigiano sui monti dell’Ossola o a vere o ipotetiche avventure di cui sono in genere protagonisti adolescenti alla ricerca di una loro identità.

Pubblicato il 25 Maggio 2022
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