Agosti: “Vaccinate i ragazzi: è una battaglia da fare senza se e senza ma”
Il primario di pediatria dell'ospedale Del Ponte di Varese Massimo Agosti invita i genitori ad aderire alla campagna vaccinale dedicata ai figli e spiega perché è giusto affidarsi alla scienza
« Conosco bene le perplessità dei genitori e posso anche comprenderle. Ma sono dubbi e paure che vanno superate, non sono supportate da alcun dato scientifico mentre sappiamo bene quali danni la malattia Covid crea e stiamo scoprendo i sintomi del longcovid». Il professor Massimo Agosti è il primario di pediatria all’ospedale Del Ponte di Varese dove dirige tutto il Dipartimento della mamma e del bambino.
Da inizio pandemia sta affrontando le ripercussioni di un contagio che non risparmia i più giovani: « Certamente, nella gran parte dei bambini e dei ragazzi, la sintomatologia è lieve. Ma non si pensi che in pediatria non abbiamo dovuto curare casi di bambini compiti dalla sindrome di “MIS-C”, reazioni infiammatorie che colpiscono il muscolo cardiaco provocando miocarditi. Durante la seconda ondata, abbiamo avuto anche piccoli degenti da dover ricoverare in terapia intensiva che, all’epoca, non c’era a Varese. Tutte situazioni che si sono risolte per il meglio. Ma non è vero che non esistono rischi».
Da uomo di scienza il professorAgosti è stato tra i primi a sottoporsi l vaccino il 27 dicembre scorso: « Si diceva che avremmo avuto conseguenze pesanti, reazioni pericolose. Io, invece, ero felice di fare il vaccino ma, soprattutto, di mettermi in gioco per iniziare a sconfiggere questo virus che ha dimostrato di essere pericoloso e aggressivo verso l’uomo, oltre che capace di mutazioni continue».
Dal 23 agosto, Regione Lombardia ha previsto una campagna dedicata proprio ai ragazzini più giovani, dai 12 ai 19 anni, per far ripartire la scuola: « Dobbiamo superare le paure e i timori e comprendere la grande opportunità che il vaccino ci concede per evitare o attutire gli effetti della malattia. La variante delta in circolazione colpisce anche i più giovani e non sappiamo, nel continuo mutare, se diventerà ancora più aggressiva e dannosa per i ragazzi. Oggi abbiamo l’opportunità di fermarne questa pandemia e ritrovare una socialità, anche se non sarà un completo ritorno al passato. Non dimentichiamo, poi, i danni collaterali subiti in questi mesi soprattutto dai più giovani: purtroppo l’isolamento e i lockdown hanno avuto pesanti ripercussioni sui nostri ragazzi, vediamo le conseguenze nei servizi di neuropsichiatria infantile. Questa età, tra i 12 e i 16 anni, è fragile perchè è un momento importante di crescita e la vicinanza agli amici è fondamentale».
Il professor Agosti non ha dubbi: « È una battaglia da fare senza se e senza ma. I costi del rifiuto sarebbero elevati, oggi non quantificabili. E a chi dice che gli effetti del vaccino a lungo termine sono incerti, spiego che i vaccini hanno sempre salvato l’umanità. Abbiamo due armi di prevenzione: una la fornisce madre natura con il latte materno che è una risorsa unica e gratuita, l’altra l’intelligenza che realizza i vaccini. E non si creda alle voci di manipolazioni del DNA o dell’apparato riproduttivo perchè non hanno alcun valore scientifico. So che che c’è preoccupazione perchè i genitori vogliono mettere al riparo i figli, proteggerli. Ma li invito a chiedere, a farsi consigliare nei dubbi da una persona esperta di cui si fidano. Rifiutare l’unica arma che oggi abbiamo di tornare alla normalità, seppur sempre attenta alle misure di igiene e sicurezza, è molto rischioso, è come fare harakiri »
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