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Ciclabile Migiadone, Fulgosi: “Versante a rischio, per messa in sicurezza manca solo l’ok della Regione”

Il sindaco: ''Non si tratta, come qualcuno ha detto e scritto, di quattro sassi ma di un vero pericolo, verificato da due diversi geologi''

Dopo le polemiche a mezzo social sul fatto che la ciclabile dopo lo smottamento dello scorso 2 giugno non sia ancora agibile, con i sassi non spostati e con i pericoli per ciclisti e pedoni costretti a bypassare l’ostacolo uscendo dalla pista, arriva la puntuale risposta del sindaco di Ornavasso, Filippo Cigala Fulgosi.

“A volte, come in questa circostanza, sarebbe opportuno assumere maggiori informazioni prima di esprimere un giudizio di carattere tecnico e amministrativo. ll distacco di materiale lapideo è avvenuto nella tarda serata del 2 giugno e nella stessa notte il sottoscritto ed una guida alpina hanno effettuato un primo sopralluogo ed i VVFF hanno bindellato l’area. La mattina seguente il geologo del Comune ha effettuato il sopralluogo e una ditta specializzata ha effettuato un primo disgaggio leggero. Poche ore dopo anche il geologo della Provincia -precisa il primo cittadino- ha effettuato un sopralluogo ed è stato concordato sulla pericolosità del versante e della necessità di metterlo in sicurezza con reti e chiodi. A quel punto il comune ha dato formale incarico per la predisposizione del progetto di pronto intervento che a metà giugno è stato approvato dalla Giunta per l’importo di 36mila euro”. La palla quindi è passata alla Regione.

“A causa del perdurare dell’emergenza Covid il sopralluogo dell’Ufficio Lavori Pubblici della Regione Piemonte, la cui relazione è necessaria per l’accesso ai fondi di emergenza è avvenuto verso la fine del mese di giugno: il progetto è quindi attualmente a Torino e non appena finanziato si procederà all’immediata sistemazione mediante affidamento diretto previa acquisizione di almeno tre preventivi. Non si tratta quindi, come qualcuno ha detto e scritto, di quattro sassi ma di un verificato (da due diversi geologi) rischio che evidentemente impone al sottoscritto di mantenere chiuso quel tratto di ciclabile, rischio peraltro ben maggiore del transitare sulla curva, come peraltro fatto nei decenni precedenti. Sono trascorsi poco più di 30 giorni e, ottemperato a tutte le prescrizioni tecniche, progettuali, normative e amministrative, manca un solo ok per il ripristino” conclude Cigala Fulgosi.

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Pubblicato il 09 Luglio 2020
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