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Fognature Cocquo, botta e risposta tra la minoranza e il sindaco 

Durante l’ultimo consiglio comunale, l’interrogazione del gruppo Sesto2030 ha dato il via a una serie di “botta e risposta” tra l’opposizione  e l'amministrazione sestese

fognatura
(foto di repertorio)

Casus belli: la condizione delle fognature nella frazione di Cocquo, definito in consiglio comunale dal gruppo Sesto2030 come « il rischio dell’ennesimo esempio di opera incompleta». La replica di Buzzi ha destato poi, nella giornata di oggi, la protesta di Insieme per Sesto che sui social network ha rilanciato: «Il sindaco non deve dire il falso».

«A Cocquo è stato realizzato l’investimento principale degli ultimi cinque anni nel nostro Comune – esordiscono con un comunicato Alessandra Malina e Fabio Bertinelli, consiglieri comunali e membri di Sesto2030 – L’investimento è stato finanziato e realizzato dall’ente Provincia attraverso la sua impresa partecipata Alfa. A causa della morfologia del terreno, l’opera ha imposto un notevole investimento, circa un milione di euro» segnalando poi all’amministrazione alcune problematiche rilevate e fatte presenti al vicesindaco e assessore Edoardo Favaron: « Come sappiamo, circa il quaranta per cento degli abitanti di Cocquo abita su strade private dunque non soggette all’obbligo di legge di essere serviti e di allacciarsi alla rete fognaria se non per le abitazioni che si trovano a una distanza massima di 100 metri. Sebbene i lavori siano completati da più di un anno, infatti, l’amministrazione ad oggi non ha informazioni sullo stato degli allacciamenti. Sappiamo per contatto diretto con gli abitanti che esistono difficoltà burocratiche e anche economiche che rallentano fortemente gli allacciamenti alla rete – conclude infine il gruppo all’opposizione – L’amministrazione potrebbe monitorare la situazione nelle vie private ed agevolare, attraverso un’opera di mediazione, la formazione di consorzi che a costi più contenuti, consentano al maggior numero possibile di cittadini di allacciarsi all’impianto Se così non dovesse essere ci troveremmo davanti all’ennesimo esempio di opera incompleta, di un enorme sforzo senza aver ottenuto un risultato soddisfacente».

Non è tardata la risposta del primo cittadino sestese. Attraverso un comunicato Buzzi ha infatti voluto smentire le parole di Sesto2030 e la critica all’“incompletezza dell’opera”: « Dire che la fognatura di Cocquo è un’opera incompleta non è vero: è stata realizzata secondo il progetto concordato e si sapeva da subito che non avrebbe servito direttamente tutte le strade perché si è rimasti sul tracciato pubblico, salvo le necessità determinate dalla razionalità del percorso – commenta Buzzi – L’importante era evidentemente creare il lungo collegamento principale fra la frazione e il depuratore: si potranno sempre estendere rami secondari in futuro, utilizzando questa infrastruttura fondamentale che non esisteva e che non era stata messa in programma negli anni in cui Cocquo è stata pesantemente colonizzata in termini edilizi.
Il progetto concreto della fognatura è arrivato con l’amministrazione di Marco Colombo: progetto che poi è stato utilizzato da Alfa per la realizzazione. Per quanto riguarda gli allacciamenti privati e i relativi obblighi, consiglio i cittadini di non avvalersi di informazioni a mezzo stampa ma di rivolgersi agli uffici comunali per eventuali chiarimenti. In ogni caso, su sollecitazione della minoranza di Sesto 2030, procederemo ad intensificare i controlli sugli eventuali obblighi non ancora adempiuti da parte dei privati riguardo agli allacciamenti dovuti ed economicamente a carico dei residenti».

Una replica che però ha immediatamente suscitato una forte polemica nell’altro gruppo all’opposizione, Insieme per Sesto. “Il sindaco non deve dire il falso” è il titolo di un intervento apparso oggi sulle pagine della lista che rilancia rispetto alle dichiarazioni del primo cittadino: «Il sindaco Buzzi, non spiega come intende concretamente affrontare un problema noto da anni e legato alla particolare realtà di Cocquo, afferma erroneamente che la fognatura di Cocquo “non è mai stata nemmeno programmata in passato  – aggiungendo  – Buzzi sa benissimo che già 5 anni fa, nel sollecitare l’opera, Insieme per Sesto contestava pubblicamente il ritardo di un progetto che la Giunta Chierichetti aveva messo a bilancio già nel 2009. Spiace che Giovanni Buzzi riproponga un vecchio copione di polemiche sul passato basate su “neo-verità” inesistenti. Quel copione ha avvelenato per troppo tempo il confronto amministrativo e prima lo si butta nel cestino meglio è per tutti».

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Pubblicato il 09 Agosto 2019
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