Quantcast

Il Verbano in secca e le “dune” alla foce del Tresa

Dopo la richiesta di interventi di Luino e Germignaga, la Regione risponde: “Ci sono 20 mila euro da Enel per la pulizia, ma prima i rilievi”

Le dune alla foce del Tresa a Germignaga, novembre 2017

Un cane che corre al Boschetto, dove la Tresa si getta nel Lago Maggiore. Il padrone lo segue lentamente, si ferma, e guarda a lungo il fiume sparito a pochi metri dal parapetto, al suo posto l’acqua non c’è più, solo una distesa di sabbia.

Galleria fotografica

Le dune alla foce del Tresa a Germignaga, novembre 2017 4 di 11

O meglio, il fiume Tresa esiste, ma solo dalla riva “luinese” perché il greto verso Germignaga è allo scoperto e il letto del fiume che segna per chilometri il confine con la Svizzera qui è ai minimi. E adesso a venire allo scoperto è un altro confine, quello tra fiume e lago, di solito sommerso e oggi ben visibile, e per centinaia di metri.

Ai minimi è anche il lago che in una cornice quasi felliniana è là, lontano, e persino la colonia elioterapica che in paese chiamano “la Bislunga” pare una nave in secco.

Verbano in secca tra fiume e lago

Alla foce del fiume c’è sabbia, ghiaia, tronchi d’albero e ancora tanta sabbia. Lì c’è sempre stata e, anzi, è un bene che ci sia dal momento che l’isolotto è un’area protetta, zona di nidificazione degli uccelli migratori. Ma ora l’isola non si vede perché tutt’uno con la terraferma.

«Quello che preoccupa alcuni cittadini non è certamente l’isolotto, bensì la grande quantità di sabbia che s’è accumulata», spiega il sindaco di Germignaga Marco Fazio. Il timore è che quel materiale possa ostacolare un inaspettato deflusso delle acque a lago, così da creare problemi a monte.

«Per questo teniamo la situazione monitorata», spiega, facendo intendere che pericoli veri e propri, nell’immediato, non se ne corrono. Ma che qualcosa, però, si deve fare.

A questo proposito le amministrazioni comunali di Germignaga e Luino scrissero alle autorità competenti (ufficio territoriale regionale – lo “Ster” – e AIPO, l’Agenzia interregionale del fiume Po) ai primi di questo mese per esprimere preoccupazione per i depositi limosi e sabbiosi alla foce del corso d’acqua, richiedendo una convocazione urgente di un tavolo tecnico “per disporre le più utili e immediate misure precauzionali verso possibili fenomeni esondativi”.

La risposta della Regione non è tardata ad arrivare. Lo scorso 16 novembre infatti l’ufficio territoriale di Varese ha fatto sapere per lettera che sì, il tavolo tecnico ci sarà, ma non prima di “rilievi e verifiche” da attuare prima dell’erogazione di un fondo di 20 mila euro messo a disposizione da Enel di cui si parlò durante le riunioni tecniche precedenti all’ultimo svaso della diga di Creva (diga Enel che serve alla produzione di energia elettrica a monte dell’abitato di Luino) risalente a oltre due anni fa, nel febbraio 2015.

In quell’occasione – cita testualmente la risposta della Regione – “Enel produzione aveva manifestato la disponibilità a stanziare la somma di 20.000 euro per l’esecuzione di un rilievo di dettaglio ed alla successiva asportazione di sedimenti in questione”.

La situazione è ferma perché di fatto non sono ancora stati effettuati i rilievi da parte degli enti interessati prima che il soggetto resosi disponibile all’esecuzione dei lavori – Comunità Montana – potesse darne esecuzione.

Il presidente Giorgio Piccolo fa sapere sul punto che il suo ente è pronto, e di aver già eseguito l’anno scorso lavori “di alleggerimento” sul Margorabbia (a sua volta affluente del Tresa nel tratto a monte) per 150 mila euro. «Siamo disponibili ad eseguire queste opere. Bisogna tuttavia valutare con precisione le competenze, anche alla luce delle caratteristiche dell’area in cui si andrà ad intervenire: siamo di fronte ad una zona protetta e di grande importanza ambientale. Per muoverci dobbiamo avere autorizzazioni e incarichi precisi».

Verbano in secca tra fiume e lago

Le dune di Germignaga sono ancora lì e potranno rimanere così ancora per diverso tempo, a meno che la pioggia non torni a scendere copiosa, innalzando il livello del lago e creando di nuovo quell’isola tanto amata dagli uccelli che vengono da lontano.

Un giornale è come un amico, non sempre sei tu a sceglierlo ma una volta che c’è ti sarà fedele. Ogni giorno leali verso le idee di tutti, sostenete il nostro lavoro.
Pubblicato il 23 Novembre 2017

Galleria fotografica

Le dune alla foce del Tresa a Germignaga, novembre 2017 4 di 11

Galleria fotografica

Verbano in secca tra fiume e lago 4 di 11

Commenti

L'email è richiesta ma non verrà mostrata ai visitatori. Il contenuto di questo commento esprime il pensiero dell'autore e non rappresenta la linea editoriale di VareseNews.it, che rimane autonoma e indipendente. I messaggi inclusi nei commenti non sono testi giornalistici, ma post inviati dai singoli lettori che possono essere automaticamente pubblicati senza filtro preventivo. I commenti che includano uno o più link a siti esterni verranno rimossi in automatico dal sistema.

Segnala Errore