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Fabio Passera vuole il secondo mandato

Il candidato appoggiato da "Impegno Civico" traccia il bilancio di cinque anni di lavoro e chiede ai maccagnesi un voto che sa di giudizio sul suo operato nella perla del lago Maggiore




Impegno Civico ricandida a Maccagno il sindaco uscente Fabio Passera. Già assessore prima del suo mandato di sindaco Passera ha inanellato molti risultati in questi cinque anni anche grazie alla causa vinta con la centrale Enel di Roncovalgrande sul pagamento dell’Ici arretrata. Quali sono i risultati più importanti ottenuti nel tuo primo mandato?  «Senza dubbio quello di rivoluzionare il rapporto con la gente, che ora sa di avere un Sindaco capace di ascoltare, accettare i pareri discordi, disposto a mettersi in gioco ogni giorno – spiega Passera –  Abbiamo fatto tantissimo, portando a termine progetti già iniziati ma modificandoli nel senso di abbattere drasticamente i costi di gestione a carico del Comune. L’Auditorium con gli ambulatori medici ed il Punto d’Incontro, il Parco delle Feste, il nuovo porto galleggiante della Gabella.  Potrei dire delle tante manutenzioni al patrimonio esistente e l’avviato recupero a fini abitativi per le giovani coppie, del rinnovato (e finora sconosciuto) impulso alle frazioni montane. Tra capoluogo e montagna, oltre 9 milioni di euro investiti in cinque anni».

 

Maccagno è una importante località turistica della sponda lombarda. La sua posizione è di assoluto pregio ed è uno dei pochi paesi della “Costa Fiorita” ad avere delle strutture turistiche adeguate. E’ cresciuta l’offerta turistica? Come vanno i lavori per il nuovo albergo? «Ritengo che la costruzione dell’albergo sia un momento essenziale per lo sviluppo in senso turistico e occupazionale del paese. In questo momento la ditta costruttrice ha fermato i lavori per problemi insorti, che spero si risolvano al più presto. Ai miei concittadini dico una cosa chiara: mai, anche dopo le elezioni, quell’area cambierà destinazione urbanistica».

 

Una località turistica ha sicuramente bisogno di una viabilità all’altezza, che sappia accogliere i flussi di traffico che d’estate sono un vero e proprio cruccio per l’Alto Varesotto in generale e per Maccagno.  Sulla strada statale 394, l’assessore regionale Raffaele Cattaneo aveva promesso i lavori di allargamento delle strettoie rimaste. Solo promesse? Quali sono i tempi? «Raffaele Cattaneo ha mantenuto le promesse e l’appalto sta mantenendo i tempi previsti. Entro l’anno sarà affidato alla ditta che inizierà i lavori a primavera 2010 sulla statale 394. Voglio pubblicamente ringraziare l’assessore regionale per l’attenzione con la quale cui ha seguito in questi cinque anni. La ciliegina sulla torta? Quando il 2 maggio, riferendosi alle prossime elezioni, ha pubblicamente dichiarato “Squadra che vince non si cambia”. Cosa volere di più?»

 

Rispetto alla precedente squadra amministrativa sono cambiati molti volti. Non mancano i giovani mentre alcuni uomini di esperienza sono rimasti. Come ha scelto i componenti? «Nella mia lista sono rimasti due assessori uscenti (Alessandro Clerici e Matteo Catenazzi) e un consigliere (Gianni Minelli). Gli altri nove sono volti nuovi, una lista civica molto giovane ma nel contempo preparata, che attraversa trasversalmente l’intera comunità. Con il convinto sostegno della Lega Nord, del Partito Democratico e di una parte importante del PdL. Questi candidati sono il mio orgoglio e sono contentissimo di loro».

 

Come diventerà la Maccagno che vorresti? «La Maccagno che vorrei è un paese dove continuare a vivere bene, dove i servizi funzionano e la gente possa sentire vicina l’Amministrazione Comunale anche nelle piccole cose di ogni giorno. Un’amministrazione capace di anticipare le esigenze dei cittadini e aperta alle innovazioni tecnologiche. Un paese che assomiglia tantissimo all’ultimo mandato amministrativo. Il mio».




Pubblicato il 29 Maggio 2009
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