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Harry Potter, led e luci: l’idea imprenditoriale di cinque ragazzi di Sesto Calende

Si chiama Lumus Maxima ed è uno store digitale dove è possibile trovare luci led, accessori per casa, giardino e lampade per illuminare le camere. Un'avventura nata durante il lockdown, tra i boschi sestesi e Zoom

Lumus Maxima Sesto Calende

Si chiama Lumus Maxima, un nome che ricorda “l’incantesimo torcia” (Lumos, ndr) dell’universo letterario di Harry Potter, l’idea imprenditoriale di cinque giovanissimi ragazzi di Sesto Calende che hanno alzato le serrande di un nuovo store digitale dove è possibile trovare luci led, accessori per casa, giardino e lampade per illuminare le camere dei più piccoli.

Approfittando del lungo periodo di lockdown, obbligati a sospendere temporaneamente una vita normale, fatta di ricreazioni a scuola, di sport, di momenti insieme, Federico, Francesco, Giacomo, Mattia e Mattia – studenti di 17 e 18 anni del Dalla Chiesa sestese – hanno deciso di lanciarsi in una sfida completamente nuova: la scorsa domenica, 11 aprile, hanno aperto il loro negozio online: Lumusmaxima.com.

Lumus, un nome appunto fortemente ispirato a Harry Potter, personaggio dei libri e dei film tanto amati dai ragazzi, tra l’altro recentemente reinterpretato dal grande architetto attivo sul Lago Maggiore, Michele De Lucchi, che ha ridisegnato Hogwarts e i luoghi magici nelle nuove edizioni italiane dei libri.

Per realizzare il loro progetto i cinque amici si sono incontrati virtualmente sulle piattaforme online come Zoom ma anche, quando il tempo ed i colori delle zone l’hanno permesso, nei boschi tra Sesto Calende e Mercallo dove risiedono, un po’ come i ragazzi protagonisti di Stranger Things, altra grande avventura molto apprezzata dalle nuove generazioni (ma anche dai nostalgici anni ’80).

Un aspetto “avventuriero” sottolineato anche Selvaggia Luccarelli nella puntata del 14 aprile 2021 nel corso della trasmissione radiofonica “Le Mattine”, all’interno della quale i ragazzi sono stati ospiti della giornalista su Radio Capital (l’intervista completa si può ascoltare sul podcast dell’intervento).

Naturalmente, per gli aspetti pratici e “tecnici” legati all’apertura dell’attività e all’aspetto fiscale i ragazzi sono stati aiutati. Importante è stato infatti il supporto dal papà commercialista di uno di loro che li ha introdotti a questi argomenti a loro sconosciuti anche perché, frequentando tutti il Liceo Scientifico, non studiano queste materie, mentre per quanto riguarda il sistema di vendita è quello del dropshipping, cioè i ragazzi non si occupano della produzione ma vendono articoli messi a loro disposizione da un fornitore.

Immersi nelle luci led e dai neon, per i ragazzi – che si sono ispirati alle scenografie di streamer di Twitch– adesso la “magia” ha preso vita, proprio come nella scena iniziale di Harry Potter e il prigioniero di Azkaban, quando il giovane mago evoca proprio l’incantesimo Lumos e, contemporaneamente, anche i titoli di testa dell’avventura.

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Pubblicato il 16 Aprile 2021
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