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Covid, ad Angera i casi scendono a 88 ma tra i decessi due persone positive

La diretta del sindaco Molgora, eccezionalmente dal nuovo – ma non ancora inaugurato - tratto di ciclabile che unisce via Arena e via Campaccio: “La situazione è in miglioramento ma il virus è matematico, non lasciamo andare a facili ottimismi”

Angera

Scende anche ad Angera, così come a Ranco e in altri comuni sul Lago Maggiore, il numero di persone positive al covid-19. Un dato, sono 88 i positivi ad oggi, lunedì 23 novembre, che però, non deve lasciare sfogo a “facili ottimismi”, nel continuo rispetto delle regole e delle normative.

A ribadirlo è ancora una volta il sindaco Alessandro Paladini Molgora, in diretta non dall’ufficio comunale ma, in via del tutto eccezionale, dalla nuova (ma non ancora inaugurata per ovvi motivi) ciclabile che unisce via Arena a via Campaccino, lungo il tratto di strada in direzione Lisanza e Taino.

«Purtroppo, abbiamo avuto due decessi di persone positive al Covid – spiega il primo cittadino -, non possiamo dire se i decessi siano dovuti al virus o se le persone, positive al covid, siano decedute per altra natura. L’amministrazione si stringe comunque attorno alle famiglie delle vittime».

Come spiegato dal sindaco, nell’ultima settimana la media per quanto riguarda l’età è salita da 45 ai 56 anni: «Questo dato espone ancora di più i soggetti anziani – aggiunge il sindaco -. Inoltre, in questi giorni ho notato che diverse persone hanno problemi con i pagamenti delle bollette e affitto. Vorrei ricordare che è stato istituito un fondo per pagare gli affitti. Le persone in difficoltà non si facciano problemi a rivolgersi all’ufficio dei servizi sociali, sarà data una mano, per quelle che sono le disponibilità del Comune, nell’assolvere queste incombenze».

Una soluzione simile, ricorda Molgora, è stata istituita anche per i commercianti, con un bando specifico disponibile nei prossimi giorni. «Sono due piccole iniziative per cercare di dare supporto alla città – conclude -. Dobbiamo essere forti. Ad Angera così come nel resto della zona la situazione sta migliorando ma non per questo dobbiamo lasciarci andare a facili ottimismi: il virus infatti è matematico, appena ha l’occasione si riproduce in maniera anche drammatica, creando grossi problemi».

Pubblicato il 23 Novembre 2020
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