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“Tones on the stones” e “Nextones”: confermata l’edizione 2020

Paolo Fresu e Annamaria Ajmone tra gli ospiti del festival.

tones on the stones

La quattordicesima edizione di “Tones on the stones” è confermata. Il festival dedicato al mondo dell’opera diretto da Maddalena Calderoni si svolgerà dal 19 al 26 luglio nella cava dimessa di Oira a Crevoladossola, vicino a Baveno. “Before and after” è il titolo scelto per questa edizione, che ospiterà anche Nextones la sezione rivolta alla sperimentazione elettronica. Tanti gli ospiti attesi per una settimana dedicata all’arte, ma anche un primo passo verso la riqualificazione della cava.

Fra i primi ospiti confermati il jazzista italiano più conosciuto al mondo, il trombettista Paolo Fresu accompagnato sul palco dal pianista Ramberto Ciammarughi e dall’illustratore Gianluca Folì (evento realizzato in collaborazione col festival Musica in quota), e Annamaria Ajmone, coreografa e danzatrice fra le più apprezzate esponenti della danza contemporanea europea (appuntamento organizzato insieme a Cross Festival).

Il programma è ricco, e oltre agli spettacoli le giornate trascorreranno tra conferenze, approfondimenti e visite guidate nei luoghi più belli della Val d’Ossola. Il tutto sempre nel rispetto delle norme sanitarie anti-Covid. «Sarà un percorso di ricerca – commentano gli organizzatori -, un’opera-studio, una residenza-laboratorio, attorno al quale si radunerà una comunità di artisti, studiosi, professionisti e pubblico per condividere esperienze e riflessioni nate a causa della pandemia ed elaborare visioni nuove per un futuro diverso».

Il Coronavirus ha però costretto gli organizzatori del festival a ripensare il modo con cui il pubblico potrà assistere all’evento. Per questo, dal 22 giugno sarà online una piattaforma web dedicata, che consentirà a un’ampia platea di partecipare al festival anche se in maniera virtuale. Una specie di diario di bordo multimediale curato dalla scrittrice Veronica Raimo, che giorno per giorno racconterà il festival attraverso dirette web, video , contributi degli studiosi e gallery fotografiche.

«Gli spettacoli con migliaia di spettatori dello scorso anno sembrano qualcosa di molto lontano – afferma il Direttore Artistico, Maddalena Calderoni -. Trovare nuove modalità di fruizione, diverse da ciò che è stato fatto e in rigida osservanza di quelle che sono le disposizioni sanitarie, è assolutamente sfidante sia per gli artisti ospiti che per il nostro centro di produzione artistica».

La quattordicesima edizione di Tunes on the stones/Nextones sarà inoltre il primo atto di un processo di riqualificazione della cava di Oira che proseguirà nei prossimi mesi. L’obiettivo è convertire questa area industriale dimessa in un nuovo spazio permanente dedicato alla creatività, abitato da artisti e cittadini, come un grande teatro immerso nella natura.

Pubblicato il 11 Giugno 2020
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