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Da Sesto a Varallo, in barca lungo il Ticino

Inaugurata la nuova tratta per mini crociere, in attesa che si completino tutte le opere per riattivare l'antica idrovia del marmo

C’era una volta l’idrovia. Nel lontano 1300 era la via di comunicazione più battuta, tanto che, proprio lungo quest’arteria, si portarono a Milano dalla cave di Candoglia i preziosi marmi per realizzare il Duomo.

Con il passar tempo, la navigazione lasciò il posto ad altre strade di comunicazione e l’idrovia fu abbandonata a se stessa.
Oggi, anche in vista di Expò 2015, la giunta regionale vuole riattivare la navigazione dal Lago Maggiore, lungo il Ticino e i navigli per ritrovare la strada alternativa a ferro e gomma che possa condurre sino a Venezia.

L’idea di recuperare la preziosa alternativa ha avuto un’accelerazione negli ultimi anni, con l’inaugurazione dellaconca della Miorina, costata 3 milioni di euro, oggi il Ticino è navigabile sino a Varallo Pombia, poco prima della diga di Porto della Torre dove i lombardi vorrebbero realizzare la nuova conca di transito ma, per il momento, non stanno incontrando il favore dei piemontesi.

Sicuramente, invece, sono già pronti i progetti per il recupero della diga di Panperduto ( almeno 15 milioni di euro di cui ne mancano solo 4 per dare il via ai lavori che si concluderanno entro la primavera del 2010). Una volta entrati nel territorio di Somma, si imboccherà il canale Villoresi da cui si navigherà verso il ponte di Oleggio dove sarà ripristinata anche la diga della Predella, superata la quale, si arriverà l’imbocco del Naviglio grande milanese, quindi, attraverso i canali milanesi, si raggiungerà la Darsena, anche questa da sottoporre a lifting.

Questa mattina, l’assessore regionale alle instrastrutture Raffaele Cattaneo, insieme alle autorità provinciali di Varese e Novara e ad alcuni sindaci del territorioha voluto  testare il tratto navigabile sino a Varallo inaugurando il nuovo pontile di Sesto Calende: « In pochi giorni abbiamo dato il via ad una serie di opere importanti – ha commentato l’assessore Cattaneo – Strade, ferrovie e ora idrovie, tutti interventi che il territorio attendeva da tempo. Grazie al modo di operare che fa perno sulla disponibilità e il confronto con i territori, oltre che su strumenti innovativi si operatività, stiamo cominciando a raccogliere i molti frutti di un lavoro duro e certosino».

Il tracciato del’antica idrovia non è ancora del tutto pianificato perchè manca ancora un pieno accordo con i piemontesi: « Abbiamo, però, affrontato e risolto molte questioni, come quella delle regole per la navigazione nel parco del Ticino. Il nostro obiettivo è proprio quello di riattivare questa via di comunicazione anche per il traffico privato».

Il nuovo percorso che si snoda da Sesto fino a Porto Torre è lungo dodici chilometri, all’interno di suggestivi paesaggi incontaminati del parco del Ticino. Una navigazione di circa 90 minuti da Sesto a Varallo, passando per Golasecca, Somma, Castelletto.  Dodici chilometri che si vanno ad aggiungere ai 58 di navigazione lacustre tra Locarno e Sesto, attraverso la conca della Miorina inaugurata nel 2007.
La navigazione è affidata alla società Navigli lombardi che effettuerà le escursioni ogni fine settimana.

Pubblicato il 25 Luglio 2009
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