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Grazie Anffas e ospedale! Ora non ci abbandonate

Il direttore dell'azienda ospedaliera interviene sulla questione del futuro del servizio di psicomotricità: "La qualità verrà mantenuta"

Una vita spesa a rincorrere un aiuto che non si voleva dare. Sforzi per lottare contro un muro di gomma dove si continuava a rimbalzare. Poi, finalmente, l’arrivo della psicomotricista dell’Anffas nella scuola di Luino e per Ilaria, bimba nata nel 2003 alle venticinquesima settimana, è cambiata la vita: in pochi giorni ha smesso di portare il patello ed è felice di aver trovato un’amica che riesce a farle superare le piccole difficoltà della vita, a rendere speciale questa sua vita “diversa”.
 
L’incontro con la specialista dell’Anfass è, dunque, stata “rivoluzionaria” anche per la mamma, prostrata dai troppi no incontrati sulla sua strada. Grande è la gratitudine verso la specialista e verso l’azienda ospedaliera di Varese che, proprio lo scorso anno, corse in soccorso del Comune di Luino che, come Ufficio di piano, aveva voluto quel servizio di psicomotricità e logopedia per i 22 bambini del territorio. Finiti i finanziamenti, però, il distretto bussò alla porta del direttore generale dell’ospedale Walter Bergamaschi che si fece carico del servizio, in quanto prestazione specialistica ospedaliera. Intervenendo “in corso d’opera”, l’azienda ospedaliera subentrò al contratto rinnovandolo per un anno. Alla fine di giugno, però, quel contratto verrà rinnovato in base ai criteri propri dell’assegnazione aziendale. Il timore tra i parenti è di rimanere “orfani” della psicomotricità.
 
Un timore che lo stesso direttore Bergamaschi vuole smorzare: «Il servizio proseguirà e su questo punto non ci sono dubbi. È chiaro che il rinnovo avverrà secondo i meccanismi propri della nostra azienda e della sanità pubblica. Quindi, l’aggiudicazione avverrà sulla base di un concorso a cui potranno partecipare tutti gli aventi diritto. Sicuramente, quello che posso dire è che il livello del servizio non ne risentirà».
 
Da settembre gli oltre 20 bambini seguiti oggi dall’Anffas potrebbero trovare una nuova insegnante, un cambiamento che i genitori vivono con un po’ di apprensione pur convinti dell’importanza che il servizio continui ad essere garantito per il benessere psicofisico dei loro bambini.

Pubblicato il 24 Marzo 2010
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