“Forma e morale ottimi”: Alessandro Covi torna in sella al Giro d’Ungheria
Le due vittorie in Abruzzo e nelle Asturie hanno rilanciato il "Puma di Taino" che sarà la punta della UAE nella corsa a tappe magiara. In gruppo anche la Polti VisitMalta che cerca il primo successo

Riprende mercoledì 13 maggio la stagione 2025 di Alessandro Covi. La punta di diamante del ciclismo varesotto non sta disputando il Giro d’Italia con la sua UAE Emirates ma è stato selezionato per una corsa a tappe più breve ma di buon livello, il Giro d’Ungheria.
Il “Puma di Taino” ha vissuto una prima parte di anno agonistico molto buona tornando finalmente al successo – anzi, ai successi – dopo quasi tre anni di digiuno: il 15 aprile si è imposto nella tappa d’apertura del Giro d’Abruzzo (prendendo per un giorno la maglia di leader della corsa) mentre il 26 aprile ha battuto gli avversari nella terza frazione della Vuelta Asturias dove ha sfiorato la maglia della classifica a punti.
In Ungheria è possibile che Covi possa puntare al tris: la corsa magiara (cinque tappe) è frequentata da sei squadre del World Tour e da numerose Professional tra cui la Polti VisitMalta, perché lo sponsor Kometa ha interessi forti in terra ungherese. La UAE darà al Puma i gradi di capitano o per lo meno di uomo-guida della squadra che poi ha il colombiano Molano da spendere allo sprint.
«Sono molto contento di tornare in gara al Giro d’Ungheria – spiega il 26enne passista di Taino – Ho corso qui lo scorso anno e ho trovato posti molto belli da affrontare in bicicletta. In questa stagione ho vinto due volte, la forma e il morale sono ottimi. Abbiamo una squadra forte con un velocista come Molano che è una minaccia per gli sprint. Insomma, puntiamo a vincere».
La Polti di Ivan Basso è invece alla ricerca del primo successo stagionale: fino a oggi i bianco-rosso-verdi hanno movimentato numerose corse e collezionato piazzamenti interessanti senza tuttavia centrare il bersaglio grosso. In Ungheria – secondo fronte aperto per il team insieme al Giro – Diego Sevilla farà da regista in corsa, Manuel Peñalver proverà a farsi largo in volata mentre per le salite ci sono German Gomez e Fernando Tercero.
Come detto, sono cinque le tappe in cui è suddiviso il Tour d’Hongrie: quella decisiva per la classifica generale dovrebbe essere la terza con arrivo in salita a Gyongyo. Nelle altre frazioni i velocisti dovrebbero avere parecchio spazio ma in ogni giornata c’è qualche strappo adatto a chi cerca l’azione solitaria o a gruppo ristretto. Decisivo restare vigili in ogni situazione per leggere la corsa: quando le tappe sono poche, non c’è margine d’errore.
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